Pensione più alta con quella supplementare, controlla se spetta pure a te

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Ci sono leggi e norme in materia pensionistica molto particolari e che spesso gli stessi pensionati non sfruttano a dovere. Non usare una legge o una norma in materia pensionistica finisce spesso con il far perdere soldi ai pensionati. Un caso eclatante è quello dei contributi versati dopo l’accesso alla pensione. Perché a tutti gli effetti si tratta di contributi perfettamente validi per il calcolo della pensione, ma evidentemente non usati dall’INPS per liquidare il trattamento. Pensione più alta con quella supplementare: spetta pure a te? Vediamo.

Una cosa inevitabile questa, perché essendo postumi rispetto alla data di pensionamento, evidente che l’INPS non li considera. E non lo farà nemmeno in automatico dopo, perché serve una apposita domanda. Infatti il diretto interessato può chiedere all’INPS a periodi prestabiliti, il supplemento di pensione.

Pensione più alta con quella supplementare, controlla se spetta pure a te

Neo pensionati che continuano a versare i contributi per i più svariati motivi non sono una rarità. E fino a quando lo stesso pensionato non passa a chiedere all’INPS il supplemento, questi contributi diventano silenti. Si tratta di quella contribuzione che per un motivo o per l’altro, risulta incassata dall’INPS senza che lo stesso Istituto la restituisca, in parte e con le regole del sistema, al pensionato tramite rendita vitalizia. Resta il fatto che i contributi versati dopo la data di pensionamento non vengono persi ma serve la domanda di supplemento di pensione. Ma questa domanda non può essere fatta semrpe e soprattutto, serve che il pensionato segua le regole previste e differenti anche in base alla Gestione dove lo stesso pensionato versa contributi.

Ecco come e quando fare richiesta

Tale facoltà riguarda i pensionati che si trovano ad aver già compiuto 67 anni di età cioè l’età pensionabile in vigore. Il supplemento può essere chiesto ogni due anni e quindi già dopo due anni dal primo rateo di pensione percepito. Ma come detto, può essere chiesto anche dopo due anni dal supplemento precedente già ottenuto. Ogni due anni il pensionato ha facoltà di chiedere all’INPS di ricalcolare la pensione alla luce della sopravvenuta nuova contribuzione versata.

Solo per le pensioni dei lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS le regole cambiano. Viene meno il fattore di aver compiuto già i 67 anni di età. E dopo il primo supplemento richiesto dopo due anni dal pensionamento, per i successivi si va di 5 anni in 5 anni. La domanda può essere fatta tramite Patronato, ma anche tramite le solite credenziali SPID, CIE o CNS. Infatti la procedura di richiesta per la pensione supplementare è telematica sul sito Internet dell’INPS.

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