Pensione per tutti dai 60 anni, ecco 3 diverse strade per la pensione contributiva sperimentale 

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Dopo l’ultimo incontro tra Governo e sindacati sul tema previdenziale, ecco che si aprono scenari diversi rispetto a prima. Anche se le difficoltà verso una profonda revisione del sistema, con la riforma delle pensioni, restano identiche a prima, qualcosa si muove. Uno degli argomenti centrali sarà la cosiddetta Opzione donna. Pensione per tutti dai 60 anni? Vediamo cosa ci attende e quali sono le ipotesi.

La misura che le lavoratrici vorrebbero strutturale, nel senso che vorrebbero una misura sempre valida e non più sperimentale e da rinnovare anno dopo anno, potrebbe essere modificata per il 2024. Ma come sarà la nuova Opzione donna? Le ultime indiscrezioni parlano di 3 diverse vie possibili.

Pensione per tutti dai 60 anni, ecco 3 diverse strade per la pensione contributiva sperimentale

Nel 2023 l’Opzione donna è stata confermata fino alla fine dell’anno. Fu l’ultima Legge di Bilancio a produrre la proroga di un altro anno del regime sperimentale contributivo per le lavoratrici. Ma fu una proroga particolare, con molte limitazioni alla misura e molti vincoli in più rispetto al 2022. Fino al 31 dicembre 2022, potevano lasciare il lavoro quante raggiungevano i seguenti requisiti:

  • 58 anni di età se lavoratrici dipendenti;
  • 59 anni di età se lavoratrici autonome;
  • 35 anni di contributi versati.

Per il 2023 invece, i requisiti sono stati modificati nel seguente modo:

  • 58 anni di età per licenziate o assunte in aziende in crisi;
  • 58 anni di età per invalide o per chi assiste familiari invalidi se hanno avuto due o più figli;
  • 59 anni di età per invalide o per chi assiste familiari invalidi se hanno avuto un solo figlio;
  • 60 anni di età per invalide o per chi assiste familiari invalidi senza figli avuti.

Evidente il fatto che la versione 2023 è nettamente peggiorativa della versione precedente. Per il resto tutto è identico, perché età e contributi vanno raggiunti entro il 31 dicembre dell’anno precedente quello di uscita (per il 2023 il 2022 quindi). E la pensione resta calcolata esclusivamente con il penalizzante sistema contributivo.

Le tre vie 2024 per Opzione donna, eccole

Andare in pensione con Opzione donna probabilmente sarà possibile anche nel 2024. ma come si andrà in pensione nel 2024 con Opzione donna? la domanda al momento non ha una risposta certa, ma sembra che si pescherà tra tre diverse versioni. La prima è la conferma in toto della versione 2023, quella tanto criticata perché destinata solo a caregivers, invalide, licenziate o assunte in aziende con tavoli di crisi avviati. La seconda invece, potrebbe essere un semplice ritorno al passato, con il ripristino della versione di Opzione donna valida fino al 2022. La terza, che sarebbe una grande novità, partirebbe da una clonazione dell’APE sociale. Perché consentirebbe di andare in pensione a tutte le lavoratrici, senza limiti di platea o collegamento ai figli avuti. Magari portando l’età di uscita tra i 61 ed i 63 anni (che è l’età di uscita dell’APE sociale oggi).

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