Quando un lavoratore versa la contribuzione agisce come in una sorta di salvadanaio. Almeno per quel che riguarda la quota di pensione calcolata con il sistema contributivo. E tanto versa e tanto incrementa la sua pensione futura. Ovviamente l’incremento in questione varia in base a tanti parametri, quali la retribuzione, la contribuzione stessa e l’età di accesso alla pensione. Per capire quanto convenga permanere al lavoro qualche anno in più. Però, bisogna capire anche sulla pensione futura, quanti soldi per ogni anno lavorato spettano.
Quanto vale un anno di contributi?
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Come abbiamo detto l’importo è variabile sulla base di diversi fattori. Ipotizziamo, però, che si debba accedere alla pensione a 67 anni, con la misura di vecchiaia. Quanto vale un anno di contributi e quanti soldi in più porta sulla pensione? Il calcolo è comodo anche per capire, in modo abbastanza grossolano, che assegno spetterà al compimento dei 67 anni.
Una volta scoperto il valore di un anno di contributi, infatti, si potrà moltiplicarlo per gli anni di lavoro svolto per conoscere la pensione futura. In modo molto grossolano e approssimativo, ma in ogni caso servirà a dare un’idea di massima.
Quanto vale un anno di lavoro in base allo stipendio
Prendiamo l’esempio di un lavoratore che percepisce uno stipendio mensile medio di 2.500 euro. I contributi mensili che versa sono pari a 825 euro. Che moltiplicati per le 13 mensilità equivalgono a 10.750 euro di contributi l’anno. Trasformare questi contributi in pensione, applicando il coefficiente di trasformazione relativo ai 67 anni, porta ad avere un incremento pari a 579 euro lordi l’anno. Ovvero 45 euro lordi al mese di pensione in più.
Ovviamente l’importo varia in base alla retribuzione del lavoratore. E se la busta paga non è sempre uguale per straordinari o altre cose, è meglio prendere in considerazione la retribuzione annua.
Pensione futura, quanti soldi per ogni anno di contributi versato
Supponiamo che il lavoratore preso nell’esempio abbia sempre lo stesso stipendio per tutta la vita lavorativa. È un esempio abbastanza assurdo che prendiamo solo per semplicità di calcolo, visto che almeno con gli scatti di anzianità lo stipendio varia ogni tot anni. Se lavora per 43 anni avrà diritto ad una pensione mensile lorda di 1.935 euro.
Se accedesse con soli 35 anni di contributi la pensione mensile lorda sarebbe pari a 1.575 euro.
Per capire come varia la pensione in base allo stipendio facciamo un altro esempio prendendo un lavoratore con stipendio mensile lordo di 3.500 euro. In questo caso l’incremento mensile della pensione per ogni anno di lavoro è pari a circa 63 euro. Che con 43 anni di lavoro darebbe luogo ad una pensione mensile lorda di 2.768 euro. Se lo stesso lavoratore accedesse con soli 35 anni di contributi la pensione mensile sarebbe pari a 2.205 euro.
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