Pensione di vecchiaia INPS con e senza contributi, ecco a quanto ammonta

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67 anni è un traguardo importante nella vita di ogni lavoratore. Questa, infatti, rappresenta l’età in cui è possibile, in ogni caso, uscire dal mondo del lavoro per godere del meritato riposo. Ma chiariamo, subito, che per chi non ha versato almeno 20 anni di contributi il diritto alla pensione non ci sarà. Per chi non ha contributi o ne ha versati troppo pochi, potrà, a determinate condizioni, richiedere l’assegno sociale. Ma la pensione di vecchiaia INPS con e senza contributi che importo ha e come viene calcolata? Scopriamolo in questo articolo.

Assegno sociale per chi non ha 20 anni di contributi

Partiamo dal caso in cui non si raggiunge il diritto alla pensione di vecchiaia. Per chi non ha versato il numero di contributi minimi o non ne ha proprio, c’è la possibilità di avere l’assegno sociale. Si tratta di una prestazione assistenziale che non spetta a tutti perché richiede condizioni reddituali ben precise.

Potrà richiederlo, infatti, chi ha un reddito personale non superiore a 6.079,45 euro e un reddito coniugale non superiore a 12.158,90 euro. Se si rientra nel diritto alla misura, la somma che spetta annualmente è pari a 468 euro al mese per 13 mensilità. Questo assegno spetta in forma intera, però, solo in presenza di redditi personali pari a zero e a redditi coniugali fino a 6.079,45 euro.

Misura previdenziale, come si calcola l’assegno

Dopo aver visto quanto spetta mensilmente a chi non ha versato contributi, vediamo, invece, come si calcola l’importo della pensione di vecchiaia. Si tratta di una misura che prevede:

  • per chi ha maturato almeno 18 anni di contributi al 1996, calcolo retributivo fino al 2011 e contributivo successivamente;
  • per chi ha meno di 18 anni di contributi al 1996,calcolo retributivo fino al 1995 e contributivo successivamente;
  • per chi non ha contributi al 1996, calcolo contributivo puro.

Pensione di vecchiaia INPS con e senza contributi, ecco a quanto ammonta

L’ammontare della pensione di vecchiaia, ovviamente, varia da persona a persona. Si basa, infatti, su diversi fattori quali:

  • importo dei contributi versati;
  • retribuzioni su cui sono stati calcolati gli anni di contributi;
  • età di accesso alla pensione e relativo coefficiente di trasformazione applicato.

Ovviamente, anche con soli 20 anni di contributi, l’importo dell’assegno è variabile. Una retribuzione media di 4.000 euro darà sicuramente luogo a un assegno più alto di una da 2.000 euro. In ogni caso, quello che si può dire con certezza è che le pensioni di vecchiaia integrate al minimo avranno tutte un importo mensile di 525 euro mensili per 13 mensilità.

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