Pensione di vecchiaia anticipata per invalidità: requisiti per accedere

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Molto spesso per la persona con invalidità proseguire la prosecuzione dell’attività lavorativa non è compatibile con il proprio stato di salute. Esistono delle finestre che concedono l’accesso alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidità: requisiti per accedere quali sono? Cosa è necessario affinché un lavoratore invalido possa avvantaggiarsi dei benefici pensionistici? Cerchiamo di capirlo di seguito.

Percentuale di invalidità, età e anni di contributi: i dati utili

La percentuale di invalidità riconosciuta a ciascuna persona varia in base alla gravità e alla compromissione del proprio stato di salute o di autonomia. Questo significa che non tutti coloro a cui viene riconosciuto un certo grado di invalidità possono beneficiare della pensione anticipata.

La percentuale ammessa per la richiesta di anticipo sull’età pensionabile è dell’80%. Congiuntamente, occorre la maturazione di 20 anni di contributi in qualità di lavoratore dipendente privato. A questi requisiti si aggiunge anche quello relativo all’età: 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini.

In questi casi, l’Inps utilizza una finestra di attesa di 12 mesi considerando come fermo obiettivo quello dei 20 anni di contribuzione. Questo vuol dire che il soggetto richiedente il trattamento di pensione anticipata può continuare a lavorare durante i 12 mesi o fruire dei trattamenti di invalidità. Trascorsa la finestra temporale, si ha accesso alla pensione anticipata.

Pensione di vecchiaia anticipata per invalidità: requisiti per accedere valutati dall’Inps

Un aspetto non trascurabile riguarda la valutazione dello stato di invalidità certificata. Come abbiamo detto, il trattamento anticipato è accessibile solo a chi registra una invalidità di almeno l’80%. Spetta agli uffici sanitari dell’Inps certificare la sussistente percentuale di invalidità al momento della richiesta.

La certificazione che il richiedente ha già in suo possesso potrebbe non essere sufficiente. Questo significa che spetta unicamente alla commissione Inps la certificazione dei requisiti per l’accesso alla pensione anticipata. Questo è in linea con quanto affermato dalla legge 19 giugno 1984 n. 222 che disciplina il trattamento previdenziale circa l’invalidità pensionabile.

Visti i requisiti minimi, dunque, è sempre bene che ogni caso venga valutato nella specificità delle proprie caratteristiche.

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