Cambia e di molto la pensione di reversibilità per le famiglie italiane. Già il 2022 è stato un anno molto importante per questa misura che riguarda tutte quelle famiglie che hanno perso un pensionato dopo che è deceduto. E per il 2023 le novità non saranno meno importanti, almeno stando alle ultime ipotesi. Resta il fatto che parliamo di una prestazione su cui gli interessati contano e che riguarda un grande numero di famiglie.
Pensione di reversibilità INPS e le novità 2022 e 2023 per eredi e superstiti
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L’importanza della misura è evidente se si pensa che la materia è una tra le più dibattute nelle aule giudiziarie. E come spesso accade in Italia, sono proprio le sentenze dei Giudici a determinare delle modifiche a determinate misure. E le pensioni ai superstiti non fanno eccezione. Le sentenze infatti creano dei precedenti e modificano le interpretazioni, spesso restrittive, che l’INPS adotta quando deve valutare se concedere o meno una prestazione.
Come si sa la pensione di reversibilità spetta in primo luogo al coniuge superstite ed ai figli che hanno determinate problematiche o di salute o di età, dal momento che la tutela è indirizzata ai figli minorenni o agli studenti a carico del defunto. In base alla durata di matrimoni e allo stato reddituale dei superstiti, la pensione di reversibilità spetta anche all’ex coniuge, separato o divorziato. La condizione “sine qua non” è sempre stata, per l’ex coniuge, la corresponsione da parte del defunto, degli assegni alimentari o degli assegni di mantenimento.
Pensione di reversibilità a prescindere dall’assegno di mantenimento
Una delle novità provenienti da recenti pronunce degli ermellini dei vari tribunali è lo scollegamento del diritto a fruire della reversibilità da parte dell’ex coniuge, da eventuali vitalizi e assegni di mantenimento. Il nuovo orientamento punta a concedere la quota di assegno di reversibilità anche a ex coniugi privi dei cosiddetti alimenti. In questo caso è stata la Corte di Cassazione a scollegare dall’assegno di mantenimento l’eventuale concessione della pensione di reversibilità. La Consulta invece ha stabilito che l’importo per la pensione di reversibilità non può in nessun caso essere ridotto in misura superiore al reddito ulteriore di cui è titolare il beneficiario.
Più facile presentare la domanda di pensione di reversibilità
E non può non essere considerata importante un’altra grande novità del 2022 che è quella relativa alla modalità di presentazione dell’istanza. La domanda infatti va presentata come sempre direttamente all’INPS da parte del superstite avente diritto alla pensione di reversibilità. Adesso però, la procedura è semplificata e gli interessati potranno adoperarsi da soli. Sull’area riservata del sito dell’INPS, meglio conosciuta come “My INPS”, c’è la versione precompilata della richiesta. In pratica l’interessato collegandosi al sito istituzionale dell’ente, potrà, con un semplice click, inviare la domanda per ottenere il beneficio della pensione di reversibilità del coniuge deceduto.
Ma la pensione di reversibilità INPS e le novità 2022 non sono tutto perché altre modifiche dovrebbero sopraggiungere nel 2023. In questo caso dovrebbero essere novità sugli importi della prestazione. Aumenti come mai prima d’ora per via di un tasso di inflazione salito in maniera esponenziale sfiorando i due punti percentuali.
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