Pensione di reversibilità INPS ai genitori, spetta solo in questo caso

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Quando un pensionato viene a mancare, al dolore della famiglia si aggiunge anche una preoccupazione economica per il minor reddito familiare. La pensione che percepiva il deceduto, infatti, potrebbe venire a mancare nel nucleo familiare. Anche se l’INPS garantisce ai superstiti, in modo particolare a vedova ed eventuali figli, un trattamento economico, questo non sempre spetta. La pensione di reversibilità INPS ai genitori spetta, ma solo in determinati casi. Esaminiamoli.

Pensione di reversibilità, a cosa serve?

La pensione ai superstiti serve a garantire a chi sopravvive al pensionato un autonomo diritto previdenziale. Solitamente spetta alla vedova o al vedovo del deceduto e l’obiettivo è quello di garantirgli una entrata economica nonostante la perdita affettiva. In determinati casi il trattamento è riconosciuto anche ai figli, sia minorenni che maggiorenni. Ma in questo secondo caso solo se studenti e minori di 26 anni o permanentemente inabili a qualsiasi attività lavorativa.

In altri casi, invece, la pensione può essere riconosciuta anche ad eventuali fratelli e sorelle, nipoti e genitori del defunto. Ma a patto che si verifichino delle precise condizioni.

Pensione di reversibilità ai genitori, ecco quando

La pensione di reversibilità si fonda sui principi di solidarietà familiare. Di fatto va a sostenere tutte quelle persone che dipendevano economicamente dalla pensione del deceduto. Non è pensabile, quindi, che la pensione di un figlio sposato o che vive altrove e da solo, possa spettare ai genitori. Anche se anziani. Ma allora in quali casi il genitore può richiedere la pensione ai superstiti di un figlio?

Si tratta di un trattamento riconosciuto non a tutti i parenti del deceduto ma in base ad un ordine di priorità E come abbiamo detto i primi beneficiari sono sempre coniuge e figli. Agli altri familiari la pensione di reversibilità è riconosciuta, quindi, solo quando non ci sono coniuge e prole aventi diritto.

Pensione di reversibilità INPS ai genitori, spetta solo in questo caso

Nel caso di un pensionato non sposato o a sua volta vedovo, possono avere diritto alla pensione di reversibilità i genitori. Ma solo a patto che al momento del decesso fossero a carico fiscalmente del figlio. Ma non basta. È necessario, per vedersi riconoscere il trattamento, che il genitore abbia compiuto i 65 anni e non sia titolare di altra pensione.

In sintesi, quindi, il genitore per avere diritto alla pensione ai superstiti deve non essere autosufficiente economicamente. Ed essere, al momento del decesso, mantenuto abitualmente dal figlio. E, di fatto, dipendere, appunto, dalla pensione che il figlio percepiva in vita.

Diversa è anche la quota di pensione riconosciuta ai genitori con la reversibilità. Mentre se c’è un coniuge gli spetta il 60% della pensione percepita in vita dal defunto, ai genitori va una quota molto più bassa. Il 15% se si tratta di un genitore solo, il 30%, invece, se si tratta di entrambi i genitori.

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