Il sistema previdenziale italiano è attento verso le donne lavoratrici. Infatti, prevede la pensione anticipata donne, non solo Opzione Donna, ma anche altre possibilità di pensionamento. Tutte misure che permettono di uscire prima dal lavoro o avere uno sconto sui contributi. Ecco una breve mini-guida che illustra i punti fondamentali.
Pensione anticipata per le donne, non solo Opzione Donna, ma anche altre possibilità
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Come sopra riportato il nostro sistema previdenziale agevola le donne, anche se l’Europa ha vietato le discriminazioni di genere in tema pensionistico.
Però nelle varie discussioni, è stato precisato che questa misura non è discriminante. Infatti, ha l’obiettivo di permettere alle lavoratrici di recuperare il tempo perduto, che si configurerebbe nella discontinuità della carriera.
Bisogna considerare, inoltre, che la donna si dedica alla cura della famiglia e dei figli, oltre a svolgere un’attività lavorativa. Le divergenze su questa misura sono tante, e sotto quest’ottica la prossima riforma pensione potrebbe decidere di adeguare il dislivello di età pensionabile tra uomini e donne.
Al momento sono in vigore trattamenti pensionistici che prevedono per le donne requisiti agevolati.
Opzione Donna
La prima forma pensionistica per eccellenza è l’Opzione Donna. Per accedere a questa misura bisogna aver compiuto un età anagrafica suddivisa nel modo seguente:
a) 58 anni lavoratrici dipendenti (settori pubblico e privato);
b) 59 anni lavoratrici autonome.
Inoltre, è richiesto un’anzianità contributiva di 35 anni. I requisiti devono essere perfezionati entro e non oltre il 31 dicembre 2020.
In questa misura è strutturato il meccanismo delle finestre: 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le autonome. L’Opzione Donna è in vigore fino al 31 dicembre 2021 (salvo eventuale proroga).
Verifichiamo la pensione anticipata donne, non solo Opzione Donna, ma anche altre possibilità attualmente in vigore.
Pensione anticipata con sconto di un anno
La pensione anticipata Fornero prevede uno sconto di un anno per le donne lavoratrici (dipendenti o autonome). È richiesto solo il requisito contributivo a prescindere dall’età anagrafica, nel modo seguente:
a) uomo: 42 anni e 10 mesi;
b) donna: 41 anni e 10 mesi.
Anche in questo caso è prevista una finestra mobile di tre mesi dal perfezionamento dei requisiti.
Pensione di vecchiaia anticipata per invalidità
La pensione di vecchiaia anticipata è riconosciuta ai dipendenti del settore privato che hanno una percentuale invalidante dell’80%. Il divario in questo caso tra uomini e donne è di cinque anni, infatti i requisiti richiesti sono:
a) uomo: 61 anni;
b) donna: 56 anni;
c) finestra di 12 mesi;
d) anzianità contributiva di 20 anni (15 anni solo per coloro che beneficiano delle deroghe Amato).
Per i lavoratori non vedenti l’età anagrafica si riduce:
a) uomo: 56 anni;
b) donna: 51 anni.
APE Sociale con sconto in base ai figli
Infine, per la pensione anticipata donne, non solo Opzione Donna, ma anche altre possibilità, esiste l’APE Sociale. Si tratta di un’agevolazione per le lavoratrici madri con uno sconto sui contributi richiesti: un anno per ogni figlio fino ad un massimo di due anni. Quindi, invece di 30 anni di contributi si può aderire con massimo 28 anni di contributi. Dove sono richiesti 36 anni di contributi con massimo 34 anni di contributi. L’età richiesta per aderire a questa misura è di 63 anni. Inoltre, il lavoratore deve trovarsi nelle 4 categorie di tutela: disoccupato, caregiver, invalido e lavoro gravoso.