Con la legge Fornero nel 2011 sparirono le pensioni di anzianità. Parliamo di quelle misure che consentivano ai lavoratori di lasciare il lavoro una volta raggiunto un determinato numero di anni di servizio. Ma non sono scomparse del tutto le misure che consentono un pensionamento distaccato dai limiti anagrafici. Infatti la stessa legge Fornero introdusse le pensioni anticipate.
Pensione anticipata ordinaria nel 2023 per tutti, ecco come
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Al raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di contributi versati il lavoratore tanto nel 2022 che nel 2023 può lasciare il lavoro senza alcun limite di età. Se invece il lavoratore è una donna, basta raggiungere i 41 anni e 10 mesi di contributi versati. La misura è entrata in vigore nel gennaio del 2012 ed è attiva ancora oggi. L’accessibilità per le pensioni di anzianità riguarda sia coloro che avevano maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2011 che i lavoratori che sono rientrati nelle cosiddette salvaguardie esodati.
Come funziona la nuova pensione anticipata ordinaria
La pensione anticipata ordinaria quindi ha di fatto un unico requisito da centrare che è quello contributivo. Unico o quasi requisito da centrare per potersi garantire l’uscita dal mondo del lavoro. Nessun vincolo di età, nessun vincolo di tipologia di lavoro svolto. L’unico paletto è quello dei 35 anni di contribuzione effettiva. Per il diritto alla pensione anticipata ordinaria, infatti, dei 42,10 anni di contribuzione, 35 devono essere effettivi da lavoro e quindi senza considerare i contributi figurativi da disoccupazione o da malattia.
A partire dalla data del 30 gennaio 2019, la misura si è leggermente allontanata dai cittadini. Pur se non è stata adeguata all’aspettativa di vita dal momento che questa è congelata fino al 2026, per i lavoratori la situazione è peggiorata. La pensione si è allontanata di 3 mesi perché è stato introdotto il meccanismo della finestra mobile. In altri termini la decorrenza della prestazione scatta decorsi tre mesi dalla data in cui si raggiungono i requisiti minimi di accesso.
Dalla domanda ai vantaggi per i contributivi precoci
La domanda di pensione anticipata si presenta accedendo al sito ufficiale INPS autenticandosi con le credenziali SPID, CIE o CNS. È attivo anche il servizio call center INPS al numero 06 164 164 da rete fissa o al numero 803 164 da rete mobile. In alternativa si può chiedere l’assistenza da parte di Patronati e soggetti autorizzati. Per i contribuenti che hanno il primo contributo versato dopo il 1995, la carriera precedente il 18esimo anno di età vale 1,5 volte. In pratica due anni di versamenti valgono 3 anni ai fini pensionistici. Per questi lavoratori non valgono i contributi volontari. Queste le regole utili anche per la pensione anticipata ordinaria nel 2023.
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