Pensione anticipata o quota 100: quale tra le due è la più vantaggiosa?
Ecco un prontuario molto semplice per chiarire le idee su cosa scegliere e schiarire le idee.
Quota 100 operativa dal 2019 consente l’uscita anticipata dal lavoro per tutti coloro che vantano almeno 38 anni di contributi. L’età anagrafica minima deve essere di 62 anni.
Ad esempio un lavoratore con 39 anni di contributi e 61 anni di età dovrà attendere un anno per presentare la domanda.
La pensione anticipata è in vigore dal 1° gennaio 2012 ed ha sostituito la precedente pensione di anzianità che è rimasta accessibile solo per i destinatari delle cd. norme salvaguardia.
E’ il trattamento previdenziale che può essere conseguito a prescindere dall’età anagrafica dei lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria.
Sino al 31 dicembre 2026 è necessaria un’anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi per le donne e di 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
La pensione anticipata è prevista per gli iscritti all’AGO, alla Gestione Separata INPS, alle forme sostitutive ed esclusive dell’AGO.
Pensione anticipata o quota 100: quale tra le due è la più vantaggiosa?
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Non esiste una risposta valida per tutti i contribuenti in quanto i vantaggi dipendono da diversi motivi.
I vantaggi della quota 100
Per quanto riguarda la quota 100 si precisa che il calcolo della pensione è effettuato allo stesso modo del calcolo valido per la generalità delle altre pensioni. Non vi sono quindi penalizzazioni nel calcolo del trattamento.
Gli svantaggi della pensione anticipata
Per quanto riguarda la pensione anticipata precoci i lavoratori per accedere alla pensione con 41 anni di contributi, devono presentare domanda all’INPS per il riconoscimento dei requisti entro il 1°marzo di ogni anno.
Altro limite è che bisogna appartenere a determinate categorie tutelate ed avere almeno 12 mesi di lavoro effettivo accreditato prima del compimento del 19° anno di età.
Sino alla maturazione del requisito per la pensione anticipata ordinaria non è possibile ricevere alcun reddito.
Inoltre la finestra di attesa è pari a 3 mesi.
In conclusione
Può essere, pertanto, più conveniente rispetto alla pensione anticipata precoci per chi desidera svolgere l’attività come lavoratore autonomo occasionale, senza superare il tetto massimo annuo.
Per chi deve lavorare dopo la pensione, invece la quota 100 è da scartare, in quanto incompatibile con i redditi da lavoro sino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia ordinaria (67 anni fino al 2022).
Chi deve cumulare contribuzione accreditata presso le casse professionali, ai fini del reddito della pensione, non può utilizzare la quota 100.
Altro vantaggio è sicuramente la liquidazione del trattamento.
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