Permettere un pensionamento a 62, 63 o 64 anni può davvero essere una panacea in un sistema previdenziale oggi troppo rigido. In effetti, oggi questa possibilità o non c’è più o riguarda pochi contribuenti. E allora ecco che potrebbero venire buone nuove da futuri interventi normativi, anche se allo stato attuale delle cose sono interventi del tutto ipotetici.
Sfruttare il sistema contributivo con le sue penalizzati regole di calcolo è una soluzione di almeno 2/3 nuove misure che faciliterebbero il pensionamento per tutti i lavoratori. Lasciando loro la scelta su che pensione prendere, dal punto di vista dell’importo,naturalmente.
Pensione anticipata nel 2024 più facile con una novità poco penalizzante
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La prima strada potrebbe portare a estendere anche a chi ha contribuzione prima del 1996 la possibilità di pensione a 64 anni. Oggi, infatti, questa misura che ai 64 anni di età minima aggiunge 20 anni di contributi versati è prerogativa dei contributivi puri, cioè soggetti privi di contribuzione al 31 dicembre 1995.
Con l’estensione, anche chi ha diritto al calcolo misto della prestazione, potrebbe poter godere di questo vantaggio. Ai lavoratori l’onere di dover comunque accettare il ricalcolo contributivo della pensione. Un salasso che man mano che passano gli anni diventa meno salasso.
Estendere a tutti i benefici della pensione anticipata contributiva
Nel 2024, per esempio, uscirebbero i lavoratori nati nel 1960. Difficile per loro arrivare ad aver maturato 18 o più anni di contribuzione già il 31ducenbre 1995. Perché proprio 18 anni? Perché questo segna il limite a partire dal quale il diritto al calcolo della pensione è più vantaggioso. In questo caso significherebbe aver iniziato a lavorare dai 17 anni, praticamente ininterrottamente. A quel punto si tratterebbe di soggetti più prossimi alle pensioni anticipate oltre i 40 anni di contributi che agli scivoli rispetto alla pensione di vecchiaia.
Quali lavoratori perdono di più con il calcolo contributivo
Con due conti semplicistici è facile comprendere quali lavoratori subirebbero il colpo di una pensione contributiva partendo da una retributiva. Il calcolo retributivo più favorevole spetta ai lavoratori che entro il 31 dicembre 1995 hanno almeno 18 anni di contributi versati.
Per questi lavoratori il calcolo retributivo verrebbe esteso fino al 2012. Senza i 18 anni di contributi, invece, il retributivo arriverebbe al 1995. E se si considera che un’ipotetica misura di pensionamento a 64 anni sarebbe con 20 di contributi, cioè non con una carriera lunghissima, il taglio sarebbe piccolissimo, quasi impercettibile.
Ecco perché sembra giusto parlare di pensione anticipata nel 2024 più facile rispetto al passato. E andrà sempre meglio con gli anni a venire, dal momento che più anni passano sempre meno sono i contributi che i lavoratori non ancora pensionati hanno versato prima del 1°gennaio 1996.
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