In molti vorrebbero ricevere l’importo della pensione con anticipo rispetto al momento previsto. Basta scoprire alcuni sistemi previsti dal nostro ordinamento per riuscirci. Ecco un esempio su come ottenerla e a quali condizioni.
Avere la pensione anticipata rappresenta per molti un traguardo ambito. Non solamente per la fine del peso del lavoro, specie quando non lo amiamo o è fonte di stress. Ma anche perché rappresenta l’arrivo di un ingresso economico. Alle volte anzi si ambisce proprio a quello. Il cosiddetto trattamento di fine rapporto, ad esempio, costituisce per i lavoratori sia pubblici che privati un interessante e spesso consistente ausilio. Talvolta addirittura si può anticiparne l’erogazione. Ma questo capita solamente per i lavoratori dipendenti privati e a condizioni di dover sostenere alcuni tipi di spese (come spese mediche consistenti).
Esiste poi un metodo per ricevere l’erogazione della pensione anticipata di 5 anni. Quasi nessuno la conosce, pur essendo stato introdotto da relativamente poco. La cosiddetta rendita integrativa anticipata, anche chiamata RITA, consiste nell’erogazione anticipata di una quota di pensione.
I requisiti necessari per accedere
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Tutti possono accedervi, sia lavoratori pubblici che privati. L’importante è che abbiamo aderito ad una forma previdenziale cosiddetta complementare a contribuzione definita per almeno 5 anni. Questo conferma l’importanza di elaborare, già dai primi anni di occupazione, altre forme alternative di contribuzione che possano corrispondere meglio alle nostre aspettative ed ai nostri interessi. Concretamente si può ottenere 5 anni prima del raggiungimento dell’età anagrafica prevista come obbligatoria per il regime pensionistico di appartenenza, dunque almeno 62 anni (ed in alcuni casi anche 57) e a patto di avere contribuito già da almeno 20 anni al un regime contributivo generale.
Bisogna attualmente aver cessato il proprio lavoro, anche se l’ottenimento non preclude l’inizio di una nuova attività lavorativa fino al periodo di pensionamento.
Pensione anticipata di 5 anni per questi lavoratori che ne fanno richiesta
Addirittura, i cosiddetti inoccupati di lungo periodo, ovvero quelli che non sono impiegati da più di 24 mesi, possono accedere al beneficio già con 10 anni di anticipo rispetto all’età pensionabile (dunque a 57 anni).
Ci si potrebbe chiedere quando conviene accedere al meccanismo cosiddetto RITA. In generale è un ausilio tanto a quanti hanno perso involontariamente il proprio posto di lavoro, tanto a quelli che vogliono ritirarsi anticipatamente dal mondo del lavoro. Infatti, rappresenta un ideale ponte tra l’occupazione e la pensione. In merito all’entità e all’azionabilità dell’opzione, questo sistema garantisce una notevole libertà di movimento.
Certo l’entità della cifra dipenderà dagli accordi che abbiamo raggiunto in sede di adesione al sistema pensionistico complementare. La somma in questione può essere ottenuta in un’unica soluzione oppure in modo frazionato. È possibile richiedere l’erogazione di tutta la cifra, o anche solo di una parte. In questo caso la parte rimasta disponibile sarà erogata come pensione integrativa. Peraltro, l’opzione è revocabile in qualsiasi momento.
Il Fisco talvolta ci aiuta ma ricordiamoci di non commettere errore gravi che potrebbero causarci problemi. Non dovremmo tenere per esempio più di un limite specifico di euro in casa per non incorrere in gravi sanzioni. Massima attenzione poi all’invio delle cartelle esattoriali, anche se quest’anno ci sarà un piccolo margine di tolleranza.