I lavoratori sono in attesa di una riforma delle pensioni. A fine anno, infatti, la Quota 102 che ha sostituito la Quota 100, andrà in scadenza. E si dovrebbe tornare, bruscamente, alla Legge Fornero con requisiti più rigidi. Che inaspriscono l’accesso alla pensione di 3 per la misura di vecchiaia e di 5 anni circa per quella anticipata. Si cerca una soluzione per evitare questo scalino e ci si trova nella stessa identica situazione vissuta lo scorso anno, alla scadenza della Quota 100.
Riforma previdenziale, a che punto siamo?
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Le ipotesi avanzate fino ad ora per andare a sostituire non solo la Quota 102, ma anche l’APE sociale e l’Opzione donna in scadenza fra pochi mesi, sono molteplici. Ma con la crisi di Governo e le prossime elezioni di settembre, qualsiasi decisione è demandata al nuovo esecutivo.
Il problema principale è che, dopo l’insediamento, il nuovo Governo dovrà pensare principalmente alla Legge di Bilancio. E molto probabilmente rimanderà la riforma previdenziale al prossimo anno, se tutto va bene. Qualche intervento, quindi, può essere atteso all’interno della manovra finanziaria, ma già è possibile prevedere che non sarà strutturale. Ma permarranno ancora vecchie misure che permettono la pensione anticipata a 62 e 64 anni.
Quota 100 e Quota 102 non sono inaccessibili
Quello di cui, però, non tutti tengono conto è che sia la Quota 102, che scade a fine anno, sia la Quota 100, scaduta lo scorso anno, non sono misure inaccessibili. Anche se, ad esempio, la Quota 100 è scaduta, tale scadenza è riferita solo ed esclusivamente alla possibilità di raggiungere i requisiti. Ovvero i 62 anni di età e i 38 anni di contributi.
Questo significa che per chi ha compiuto gli anni entro il 31 dicembre 2021 potrà accedere alla quota 100 anche nel 2022, 2023 e anni successivi. A patto di aver perfezionato per la stessa data anche i 38 anni di contributi.
Pensione anticipata a 62 e 64 anni anche nel 2023, ma solo in questi casi
Visto che la normativa che ha introdotto la Quota 102 ricalca interamente quella della Quota 100, anche le condizioni di accesso sono le stesse. Pertanto chi compie i 64 anni entro il 31 dicembre 2022 e matura i 38 anni di contributi per la stessa data, potrà accedere alla misura anche nel 2023. E anni seguenti.
Ma in questo contesto bisogna ricordare una cosa fondamentale. Se si raggiungono i 38 anni di contributi utilizzando il riscatto degli stessi, la domanda di riscatto può essere presentata anche dopo la fine del 2021 (per la Quota 100) o del 2022 (per la Quota 102). I contributi da riscatto, infatti, si collocano temporalmente nel periodo in cui avrebbero dovuto essere originariamente versati.
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