Pelle secca e abbassamento della vista indicano una carenza di questa vitamina

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Interpretare correttamente i segnali che il nostro corpo ci manda è davvero fondamentale. Questo ci permette di intervenire prontamente per evitare che un leggero malessere si possa trasformare in una malattia seria. Pochi sanno che pelle secca e abbassamento della vista indicano una carenza di questa vitamina: la A. Secondo gli esperti Il fabbisogno giornaliero di vitamina A è di 0,7 milligrammi al giorno per gli uomini e 0,6 milligrammi al giorno per le donne. Questo valore aumenta durante il periodo della gravidanza e dell’allattamento.

Ecco i segnali a cui prestare attenzione

Quando questi valori scendono il nostro corpo ci manda delle indicazioni. Accade ad esempio che ci rendiamo conto di non riuscire ad occhio nudo o con i soliti occhiali a delineare le forme quando c’è poca luca. Questo è un segnale che la retina potrebbe essere carente di rodopsina, che ha tra i suoi componenti proprio la vitamina A. Anche la pelle secca e screpolata è uno dei sintomi più evidenti della mancanza di questa vitamina.

È possibile farne scorta con una buona alimentazione. Nei cibi è presente in due forme: retinolo e provitamina A. Frutta e verdura di colore rosso-arancione sono ricchi di quest’ultima. Dunque inseriamo nella nostra dieta una porzione di pomodori, melone, cocomero, zucca, frutti di bosco. Per facilitare l’assunzione è meglio mangiare questi alimenti crudi. Mentre alcuni alimenti di origine animale, come latte, uova, burro, fegato, sono ricchi di retinolo.

Pelle secca e abbassamento della vista indicano una carenza di questa vitamina

Ci sono però delle sostanze che limitano l’assorbimento di vitamina A. Il caffè, l’alcol, alcuni antibiotici ed il cortisone, se assunti contemporaneamente a questa vitamina, annullano la sua efficacia.

La vitamina A è liposolubile, ovvero si scioglie nei grassi. Questo significa che qualsiasi quantità non immediatamente necessaria viene assorbita e immagazzinata dal corpo nel tessuto adiposo. Prima di intraprendere un percorso fai da te è sempre meglio consultare il proprio medico. Infatti l’eccessiva assunzione di vitamina A (superiore ai 300 milligrammi) rischia di causare l’ipervitaminosi che può nuocere gravemente al fegato.

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