Paura BTP: ecco cosa potrebbe accadere ai titoli di Stato nei prossimi mesi e cosa fare adesso

Cosa potrebbe accadere ai titoli di Stato

I portafogli degli investitori italiani sono pieni di titoli di Stato, in particolare di BTP. Ma la sola garanzia dell’emittente, lo Stato italiano, non li protegge da eventuali perdite. Negli ultimi 12 mesi, i prezzi di alcuni BTP poliennali sono scesi del 30% o più. Questo calo potrebbe non essere ancora terminato, quindi è importante considerare se sia conveniente acquistare BTP ora o meno. Soprattutto chi ha BTP in portafoglio deve capire cosa fare.

La situazione economica attuale è complessa a causa dell’aumento dell’inflazione in Europa a livelli record. Questo fenomeno ha spinto la Banca Centrale Europea ad alzare i tassi di interesse. Nell’ultima riunione del 2 febbraio, la BCE ha aumentato i tassi di 0,5 punti percentuali, portandoli al 3,0%. La presidente Lagarde ha fatto capire che potrebbe esserci un ulteriore aumento di mezzo punto a marzo, e questo potrebbe non essere l’ultimo aumento.

Paura BTP: ecco cosa potrebbe accadere ai nostri titoli di Stato a tasso fisso

L’aumento dei tassi di interesse aumenta i rendimenti delle obbligazioni, ma questo non è necessariamente una notizia positiva per i risparmiatori. Infatti, l’incremento dei tassi e dei rendimenti pesa sulla spesa per interessi che il Tesoro deve sostenere per i nuovi titoli di Stato. Secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, un aumento dell’1% dei rendimenti comporta un aumento di 19 miliardi di euro di spesa pubblica in tre anni.

I prezzi dei nostri BTP sono attualmente condizionati negativamente dall’aumento dei tassi e da un possibile peggioramento del debito pubblico. Questo, attraverso il rialzo dello spread, aumenta ulteriormente a causa degli interessi crescenti che il Tesoro deve pagare. Esiste il rischio concreto di un nuovo aumento dello spread e dei rendimenti dei titoli, che potrebbe portare a vendite massicce sui BTP. Il rischio di uno shock finanziario è stato recentemente segnalato anche dalla Premier, Giorgia Meloni, in un’intervista del 9 febbraio a un quotidiano economico.

Cosa deve fare adesso un risparmiatore

Per questo motivo scatta la paura BTP: ecco cosa potrebbe accadere alle nostre obbligazioni governative. Immaginiamo di essere un risparmiatore che ha investito in BTP e teme un ulteriore calo del loro valore. Cosa dovrebbe fare in questa situazione? E se si ha del denaro da investire, è conveniente comprare BTP adesso?

Per quanto riguarda il risparmiatore che ha già BTP, la scelta di questo investimento è probabilmente frutto di una precisa strategia a lungo termine. Chi acquista BTP con una scadenza di 5 o 10 anni, punta ad ottenere un rendimento sul lungo periodo. Con i tassi di interesse in calo, è possibile che i prezzi dei BTP aumentino nel tempo. Quindi, la soluzione migliore potrebbe essere attendere e mantenere la propria posizione. Vendere adesso potrebbe significare realizzare una perdita e uscire dal mercato proprio quando i prezzi stanno per recuperare.

Anche per chi deve investire, la strategia più saggia potrebbe essere quella di attendere. La BCE potrebbe aumentare i tassi nei prossimi mesi, causando un ulteriore calo del valore dei BTP. In questo scenario, sarebbe meglio attendere ulteriori ribassi prima di acquistarli, oppure attendere nuove emissioni con cedola più alta (questo per chi decide di comprare e mantenere fino alla scadenza del titolo). In attesa di tempi più propizi, nel breve periodo è possibile optare per altri investimenti come BOT a 3 o 6 mesi o conti di deposito.

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