Le patate sono tra gli alimenti più serbevoli della dispensa, e si mantengono anche per lungo tempo se sappiamo conservarle nella maniera giusta (ad esempio evitando che germoglino, ecco il metodo infallibile per evitare i germogli). Anche le patate, però, prima o poi invecchiano.
Le patate più vecchie tendono a diventare molli e raggrinzite, e il nostro primo istinto potrebbe essere quello di buttarle via. Non c’è errore peggiore. Le patate vecchie infatti, nonostante il loro aspetto poco invitante, sono esattamente l’ingrediente che ci vuole per preparare dei piatti buonissimi, che si prestano particolarmente all’uso delle patate più vecchie.
Patate molli e raggrinzite? Sono perfette per questi piatti.
Gnocchi compatti che non si disfano
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Patate molli e raggrinzite? Sono perfette per questi piatti. I primi fra tutti sono gli gnocchi. Per degli gnocchi compatti e non troppo acquosi, dobbiamo evitare di utilizzare le patate novelle. Molto meglio le patate vecchie, che grazie all’abbondanza di amido, renderanno i nostri gnocchi più compatti. Un altro semplice trucco per gnocchi da grandi chef è quello di utilizzare un po’ di farina di ceci nell’impasto, per renderli ancora più buoni.
Purè dalla consistenza perfetta
Le patate vecchie, nonostante siano un po’ molli e raggrinzite, sono perfette anche per un altro piatto. Si tratta del purè di patate, principe dei contorni, soprattutto durante la stagione fredda. Le patate novelle non vanno bene per il purè, perché sono troppo collose, e dalla consistenza grumosa. Molto meglio le patate vecchie, per un purè morbido, setoso e uniforme
Sformati gustosi e compatti
Mai buttare via le patate vecchie se abbiamo in programma di cucinare degli sformati. Le patate vecchie, infatti, si prestano molto meglio di quelle novelle a questa ricetta. Per sformati dal gusto pieno e dalla consistenza compatta, è meglio utilizzare solo le patate vecchie. In cucina non si spreca niente, e anche quel che sembra scarto, in realtà può trasformarsi in tesoro.