Nell’Olimpo culinario dei grandi classici della cucina italiana, conquista le prime posizioni l’intramontabile aglio olio e peperoncino. Piatto antico quanto la nostra storia, questa pasta con buona probabilità trova le sue origini nel Sud del Paese, terra di sapori piccanti. A conferma di ciò, un ulteriore nome dell’aglio olio e peperoncino è pasta borbonica, caratterizzata da abbondanti dosi di prezzemolo tritato. Tuttavia, 2 sono i principali motivi per cui questa pasta incute timore. Il primo è, indubbiamente, la paura dell’alito cattivo, ma consoliamoci pensando che più dell’aglio potrebbe avere un alito pesante e sgradevole chi mangia questi alimenti. Il secondo, sono le numerose insidie nascoste nella preparazione, seppur semplice all’apparenza.
Oggi, presentiamo una ricetta per fugare ogni dubbio per una pasta aglio olio e peperoncino stellata con questi segreti da chef che pochi applicano.
Ingredienti e preparazione
Indice dei contenuti
Per 4 persone avremo bisogno di:
- Pasta 500g;
- Peperoncino fresco (valutando la piccantezza);
- Aglio 2 spicchi;
- Prezzemolo (foglie e gambi);
- Olio Evo abbondante.
Partiamo mettendo sul fuoco dell’acqua, che saleremo al momento dell’ebollizione. Nel frattempo, mettiamo a scaldare in padella una dose generosa di olio Evo in cui aggiungeremo l’aglio. Faremo attenzione, però, a privare l’aglio dell’“anima” interna (prima responsabile dell’alito cattivo), per poi farlo a pezzetti. A questo punto, aggiungiamo i gambi interi (privi delle foglie) e lasciamo che l’olio assorba bene i profumi dell’aglio e del prezzemolo. Un consiglio utile è quello di non sparare a mille l’olio, che deve essere su fiamma media, per non bruciare nulla.
Pasta aglio olio e peperoncino stellata con questi segreti da chef che pochi applicano
Una volta che l’aglio avrà preso colore biondo, potremo eliminarlo dall’olio insieme ai gambi. Siamo pronti per aggiungere il peperoncino a fettine. Come detto in precedenza, la piccantezza va testata in anticipo e, nel caso il peperoncino sia troppo potente, possiamo privarne i semi, eliminando capsaicina. A circa metà della cottura della pasta, scoliamola direttamente nella padella con l’olio profumato, avendo premura di conservare l’acqua di cottura. Da qui, finiremo di cuocerla come se fosse un risotto, aggiungendo acqua di cottura gradualmente, e sfruttando l’amido. I profumi di aglio e peperoncino entrano direttamente dentro alla pasta, creando un legante naturale senza grassi aggiunti. Abbiamo già parlato della “risottatura” della pasta nella ricetta di questi spaghetti finocchietto e alici profumatissimi.
“Ajo e ojo”
Assaggiamo man mano la pasta e, una volta pronta, togliamola dal fuoco aggiungendo ancora un filo d’olio e del prezzemolo tritato. Mantechiamo il tutto e serviamo ben caldo. Un tocco di classe è l’aggiunta di una grattugiata di bottarga sul piatto.