È possibile presentare domanda di congedo straordinario per coloro che hanno figli ammalati di Covid, o che sono a casa in DAD, e non sanno come gestirli. Quindi partono le domande per i congedi Covid con retribuzione al 50%. Ecco i dettagli.
Chi può chiedere il congedo e requisiti per la fruizione
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Possono richiedere il congedo Covid tutti i lavoratori dipendenti che hanno figli minori di 14 anni. Tale vincolo di età non è previsto per quei genitori che si prendono cura di figli disabili.
I genitori, che hanno figli di età compresa fra i 14 e i 16 anni, hanno diritto al congedo ma senza retribuzione né contribuzione figurativa.
Il permesso, come già detto, può essere richiesto per la cura di figli ammalati di Covid. Ma anche per gestire i figli che sono in DAD. Il congedo può essere richiesto da entrambi i genitori ma in modo alternato. Mai insieme.
Quanto dura il congedo e quanto spetta
Il congedo può avere la medesima durata della malattia del figlio. Quindi fino a che non viene dichiarato guarito dall’infezione da SARS-CoV-2. Oppure per la durata della sua attività formativa in DAD.
Il permesso è al momento fruibile dal 13 marzo 2021. Data in cui è entrata in vigore la norma. E fino al 30 giugno 2021. Salvo eventuali concessioni di proroghe del provvedimento.
Eventualmente il periodo di congedo può essere suddiviso fra padre e madre. Purché presentino i medesimi requisiti. Il periodo di permesso è rimborsato al 50% della retribuzione.
Partono le domande per i congedi Covid con retribuzione al 50%. Ecco i dettagli
Per quanto riguarda le modalità di presentazione della domanda, c’è un iter differente fra dipendenti privati e dipendenti pubblici.
I primi devono, innanzitutto, fare richiesta al proprio datore di lavoro. E poi ratificare la domanda sulla piattaforma dell’INPS.
I secondi, invece, possono semplicemente presentare richiesta alla propria Amministrazione Pubblica che si occuperà, poi, di trasmettere le informazioni necessarie agli uffici competenti.
L’INPS con il messaggio numero 1276 del 25 marzo 2021 ha precisato che al momento la piattaforma dell’INPS dedicata a questa attività è in fase di implementazione.
Tuttavia la domanda potrà essere già presentata al proprio datore di lavoro. Successivamente sarà inserita sul portale INPS con effetto retroattivo non appena gli interessati avranno la possibilità di inviarla.