Partita Iva con regime forfettario e nuove soglie di limite di reddito dal prossimo anno

partita IVA

La Legge di Bilancio porta dei decisivi cambiamenti anche per le Partite IVA con regime forfettario. Innalza infatti la soglia massima per permanere nel regime agevolato ma fissa anche una clausola che esclude immediatamente dallo stesso. Il tutto entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2023. Nei prossimo paragrafi vi illustreremo tutti i dettagli.

Con la Legge di Bilancio 2023 arrivano importanti novità anche per le partite IVA ed in particolare per rimanere nel regime forfettario. Fino a quest’anno i guadagni per rimanere in questo regime agevolato di tassazione, non dovevano superare i 65.000 euro l’anno. Ma l’uscita non è immediata, bensì dal periodo di imposta successivo. E questo significa che se anche una partita IVA avesse guadagnato il doppio avrebbe pagato su tali somme la tassazione agevolata. Le cose cambiano dal 1° dell’anno. Partita Iva con regime forfettario e nuove soglie dal 2023. Scopriamo cosa cambia e quando si esce subito dalla tassazione agevolata.

Guadagni non oltre i 65.000,00 euro l'anno

Guadagni non oltre i 65.000,00 euro l’anno-proiezionidiborsa.it

Le novità della Legge di Bilancio 2023 per i forfettari

Per accedere o permanere nel regime forfettario il limite viene alzato a 85.000 euro. Per chi lo supera dal periodo di imposta successivo è applicata la tassazione ordinaria. Questo significa che fatturare, ad esempio, 90.000 euro consentirà, ancora, di poter vedere applicata l’aliquota agevolata. Che ricordiamo essere del 5% in alcuni casi e del 15% in altri.

Per evitare, però, che si sfrutti il meccanismo che permette di sforare il limite pur permanendo per l’anno di imposta nel regime agevolato, si è posto un altro limite. Quindi 85.00 euro ma con una clausola antielusiva.

La clausola antielusiva

Questa è una clausola che non permette la permanenza nel regime agevolato per l’anno di imposta in corso.  E che fa uscire immediatamente chi supera i 100.000 euro di fatturato. Che cosa significa? Chi nel 2023 fatturerà più di 100.000 euro esce dal regime forfettario immediatamente. E dovrà calcolare l’IVA e l’aliquota ordinaria su tutte le operazioni effettuate dopo il superamento del limite stabilito. Ovvero dei 100.000 euro.

Per una parte dell’anno, quindi, fino a quando il limite non viene superato, si permarrà nel regime forfetario. Per la restante si uscirà e si dovranno calcolare le imposte con il regime ordinario. Da subito.

Chi esce dal nuovo regime forfettario dovrà calcolare le imposte

Chi esce dal nuovo regime forfettario dovrà calcolare le imposte-proiezionidiborsa.it

Partita Iva con regime forfettario e nuove soglie ma il resto invariato

Nonostante le nuove soglie di accesso e permanenza e nonostante la clausola antievasione, Invariati tutti gli altri parametri. Per passare dal regime ordinario a quello forfettario, infatti, ci sono altre cause che potrebbero essere ostative. Che vanno dalle spese per i dipendenti, che non devono essere superiori ai 20mila euro. Fino ad arrivare ai redditi derivanti da lavoro subordinato che non devono superare i 30.000 euro l’anno.

Su questo secondo punto bisogna fare molta attenzione. Perché diventa ostativo anche aver percepito più del 50% dei ricavi dall’ex datore di lavoro subordinato. O averli percepiti da qualsiasi soggetti che sia riconducibile all’ex datore di lavoro.

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