Partenza col botto per i titoli bancari del Ftse Mib: le prospettive di breve per Intesa Sanpaolo

Partenza col botto per i titoli bancari del Ftse Mib: in evidenza Intesa Sanpaolo

Al termine della prima seduta possiamo dire di avere assistito a una partenza col botto per i titoli bancari del Ftse Mib il cui indice di riferimento ha guadagnato l’1,80%. Meglio della media ha fatto Intesa Sanpaolo. Quali sono le prospettive di breve per questo titolo azionario?

Qualche giorno fa abbiamo ci siamo chiesti quale titolo preferire nel 2023 tra Intesa Sanpaolo e Unicredit, i due big del Ftse Mib. Oggi ci concentreremo sulle prospettive di medio periodo dell’istituto bancario guidato da Carlo Messina.

CARLO MESSINA CONSIGLIERE DELEGATO E CEO DI INTESA SANPAOLO

Carlo Messina CEO di Intesa Sanpaolo – proiezionidiborsa.it

Partenza col botto per i titoli bancari del Ftse Mib: le prospettive di breve per Intesa Sanpaolo

Il titolo Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 2 gennaio a 2,123 euro, in rialzo del 2,17% rispetto alla seduta precedente

Seppure con volumi quasi festivi, le azioni Intesa Sanpaolo hanno accelerato al rialzo rafforzando la tendenza in corso da 7 sedute. Nel corso della prima seduta dell’anno, infatti, il titolo ha fatto meglio della media dei suoi competitors che hanno guadagnato mediamente l’1,8%.

L’aspetto interessante è che con questo exploit rialzista si rafforza la tendenza in corso, a sua volta supportata dal segnale di acquisto dello SwingTrading Indicator in corso ormai dal 21 dicembre.

Interessante break rialzista che rafforza la tendenza in corso individuata dall'incrocio delle medie

Interessante break rialzista che rafforza la tendenza in corso individuata dall’incrocio delle medie – proiezionidiborsa.it

La valutazione del titolo e il rendimento del dividendo

Qualunque sia l’indicatore utilizzato, i multipli di mercato restituiscono un titolo sottovalutato fino a un massimo del 50% nel caso in cui si utilizzi il rapporto tra prezzo e fatturato oppure il Price to Book ratio. Il rapporto tra prezzo e utili esprime una sottovalutazione di solo il 10%. Se si considera il fair value, invece calcolato con il metodo del discounted cash flow, le azioni Intesa Sanpaolo sono sopravvalutate di circa il 25%.

Per i 22 analisti che coprono il titolo il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di oltre il 30% con una dispersione del 10% circa. Possiamo dire, quindi, che c’è convergenza di visione tra gli esperti e questa cosa rafforza l’indicazione che arriva dalle loro raccomandazioni.

Oltre alla sottovalutazione ricordiamo sempre che uno dei aspetti più interessanti di Intesa Sanpaolo è il rendimento del suo dividendo che, allo stato attuale, è atteso essere superiore al 7%.

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