Sono sempre più numerosi i soggetti che lamentano una serie di sintomi molto comuni che fanno capolino soprattutto dopo i 40 anni. Non è sempre semplice identificare la causa scatenante di alcuni segnali perché spesso caratterizzano patologie diverse, ma dalla sintomatologia simile. E pur tuttavia palpitazioni e ipertensione insieme a stanchezza e fiatone rivelano un tipico disturbo di mezz’età.
In particolare ci si riferisce al cattivo funzionamento della tiroide, ossia della piccola ghiandola a forma di farfalla situata nella zona anteriore del collo. E conviene ricordare che dopo il diabete, le malattie della tiroide sono fra le più diffuse patologie endocrine che colpiscono sia uomini che donne. In particolare con l’avanzare dell’età livelli modesti o bassi dell’ormone di rilascio della tireotropina contribuiscono ad aumentare la fragilità delle ossa. Più facilmente si riscontrano pertanto fratture all’anca e alle vertebre, addirittura in percentuale doppia rispetto a chi presenta valori tiroidei nella norma.
Le più colpite dai disturbi tiroidei restano le donne che soprattutto in menopausa devono gestire dei cambiamenti con un elevato impatto a livello ormonale. Succede di frequente di dover affrontare un aumento o un calo ponderale proprio a causa della compromissione della funzionalità della ghiandola endocrina. Tanto è vero che a giudizio dei nutrizionisti “Conviene pranzare e cenare a quest’ora quando ormoni tiroidei e metabolismo sono al massimo”.
Palpitazioni e ipertensione insieme a stanchezza e fiatone rivelano un tipico disturbo di mezz’età
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Fra i sintomi più comuni compaiono le aritmie e la tachicardia per cui spesso nell’arco della giornata si rilevano battiti cardiaci irregolari e alti. A ciò si associa solitamente anche il respiro corto e una sensazione di affaticamento anche quando si svolgono attività poco impegnative. Inoltre si registra in associazione ai precedenti sintomi anche un aumento della pressione arteriosa.
Nei casi più gravi il disturbo alla ghiandola tiroidea arriva a compromettere seriamente le abilità quotidiane e a ridurre sensibilmente l’autonomia e l’autosufficienza dei pazienti. Non a caso è possibile richiedere sussidi governativi a sostengo della patologia per far fronte ai costi delle terapie e dell’assistenza. Ricordiamo infatti che “Chi ha problemi di tiroide può ottenere assegni INPS da 287 a 522 euro nel 2021”.
Approfondimento
Ne bastano 4/5 grammi a pranzo per combattere spossatezza, tachicardia e pressione alta