Una notizia che non ti aspetti e per certi versi la classe impiegatizia si sente presa un po’ in giro. La Cgia ha pubblicato uno studio e dopo averlo letto viene fuori una amara conferma: paghiamo tutti con il cashback ma solo i ricchi sorridono.
Ma nello specifico cosa vogliamo dire? L’Ufficio studi della Cgia ha fatto un’analisi prendendo in esame i dati ISTAT 2019. Vediamo nel concreto cosa è successo. A Nord-Ovest la spesa media è stata di 2.810 euro al mese mentre al Sud di 2.067 euro al mese.
I più abbienti
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Scendendo ancora più nel particolare si nota chiaramente che la differenza aumenta salendo di livello di istruzione. Infatti, un capofamiglia laureato spende per gli acquisti mensili circa 3.587 euro, un diplomato 2.835 euro mentre una persona con licenza media 2.349. Chiude la classifica il soggetto con la licenza elementare con 1.678 euro.
Il divario di spesa
Inoltre è altrettanto lampante il divario di spesa in base al lavoro che una persona svolge. Un capofamiglia imprenditore oppure libero professionista spende mediamente 3.918 euro, un pensionato circa 2.354 euro mentre un operaio 2.321 euro. Alla luce del contesto storico attuale, diventerà davvero difficile toccare cifre mensili di questo tenore. Ma intanto, lo shopping natalizio ha preso il via.
Il cashback servirà a dare motore all’economia? I ricchi saranno più incentivati a spendere? Due domande che attendono risposte. Lasciando perdere le difficoltà registrate con l’applicazione IO, il Governo ha stanziato 4,7 miliardi nei prossimi due anni per il cashback. Perciò ogni italiano ha un nuovo peso da portare sulle spalle.
Benefici per chi?
Nella pratica, però, chi ha maggiore capacità di spesa otterrà più benefici economici. La Cgia sottolinea, un altro aspetto: l’Erario nel 2020 registrerà una contrazione di gettito tributario di 48 miliardi. Di questi, 7 miliardi sono a causa della riduzione degli incassi dovuti alle attività di contrasto all’evasione fiscale. Tirando le somme, paghiamo tutti con il cashback ma solo i ricchi sorridono perché grazie al loro tenore di vita ottengono più rimborsi.
