Con l’avvicinarsi delle vacanze estive sono in tanti a programmarle in località al di fuori dei confini italiani. Organizzare le vacanze all’estero soprattutto per mete lontane e dalle usanze totalmente differenti dalle nostre fa porre tanti interrogativi. Il primo fra tanti quanti soldi in contanti si possono portare con sé? Tale interrogativo è più che legittimo considerata la lotta al cash intrapresa negli ultimi anni dal nostro Governo. Infatti l’utilizzo del contante oltre la soglia consentita di euro 1.999,00 comporta l’irrogazione di sanzioni da 2.000 euro fino ad un massimo di euro 50.000. ciò sia per chi paga sia per chi riceve i contanti. Ma il nostro ordinamento, in determinate situazioni, prevede delle deroghe a tale limite.Per questi pagamenti in contanti anche superiori a 5.000 euro non scattano controlli e sanzioni dall’Agenzia delle Entrate. Ciò vale in particolare per gli operatori del settore del commercio al minuto e agenzie di viaggio e turismo. Costoro possono vendere beni e servizi a cittadini stranieri non residenti in Italia entro il limite di 15.000 euro.
Ma oltre a questa deroga anche chi decide di fare una vacanza o addirittura trasferirsi all’estero potrà portare con sé denaro contante superiore al limite suddetto.
Pagherà almeno 200 euro di multa con sequestro dei soldi chi va in vacanza o si trasferisce senza questa dichiarazione
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Chi decide di passare del tempo all’estero per le vacanze, motivi personali, di lavoro o studio può portare con sé un bel po’ di contanti. In particolare si possono portare all’estero fino ad euro 9.999,00, oltre questa soglia sarà necessario effettuare una dichiarazione all’Agenzia delle Dogane. Infatti il Decreto Legislativo n.195/2008, all’art.3 co.1 prevede tale obbligo qualora si trasporti una somma pari o superiore a 10.000 euro. La dichiarazione dovrà essere redatta in conformità al Decreto e potrà trasmettersi, in uno dei seguenti modi:
- telematicamente prima dell’attraversamento della frontiera secondo le modalità indicate dall’Agenzia delle Dogane. Il dichiarante dovrà portare con sé la copia con il numero di registrazione attribuito dal sistema doganale telematico;
- essere consegnata in forma scritta al momento del passaggio presso gli uffici doganali di confine o limitrofi che rilasciano copia con attestazione di ricevimento. Anche in questo caso Il dichiarante dovrà portare con sé la copia della dichiarazione.
Cosa accade ai trasgressori?
In caso di violazione, l’Agenzia delle Dogane o la Guardia di Finanza dispongono il sequestro delle somme pari o superiori a 10.000 euro. Il sequestro è eseguito nel limite del 40% dell’importo in eccedenza. Il denaro sequestrato garantirà l’adempimento delle sanzioni pecuniarie.
A conclusione del procedimento il denaro sequestrato rimanente dopo il pagamento delle sanzioni sarà restituito agli aventi diritto su istanza entro 5 anni dal sequestro. Il trasgressore potrà chiedere un pagamento in misura ridotta pari al 5% della misura del denaro contante sequestrato eccedente la soglia. Ma ad ogni modo pagherà almeno 200 euro di multa. Tale pagamento estinguerà l’illecito. Infine la violazione di cui all’art. 3 comporta la sanzione pecuniaria fino al 40% dell’importo eccedente la soglia, con un minimo di 300 euro.
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