L’automobile è, ormai, parte integrante della nostra vita quotidiana. Tantissime persone si mettono al volante ogni giorno per andare a lavoro, all’università, portare i figli a scuola e moltissime altre attività. Tutti, allora, possono facilmente constatare come, ogni giorno, si possano vedere moltissime infrazioni del Codice della Strada. Dalle più comuni, l’utilizzo del cellulare in auto oppure le svolte o i cambi di corsia senza l’utilizzo dell’indicatore di direzione. Fino ad arrivare a quelle, per fortuna, più rare, ma anche più gravi, come il passaggio con il semaforo rosso. Oppure ancora, il mancato rispetto del segnale di stop.
Tra le violazioni più sottovalutate, ma anche più pericolose, ci sono sicuramente quelle che riguardano il sistema delle precedenze. Il Codice della strada spiega accuratamente questo sistema di precedenze. Le regole di precedenza sono molto importanti. Il mancato rispetto dei semafori, dei segnali di stop, della precedenza da destra e delle altre regole cererebbe il caos più assoluto sulla strada. Se ognuno circolasse senza rispettare queste regole comuni ci sarebbero incidenti continui e la strada sarebbe molto pericolosa.
Le importanti regole del Codice della Strada
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Per questo l’articolo 145 del Codice della Strada indica precisamente l’ordine delle precedenze. La Cassazione con l’ordinanza 19282 del 2022, ha spiegato che pagherà 665 euro di multa e rischierà fino a 3 anni di reclusione chi viola queste regole. Dunque, sanzioni veramente molti gravi, che possono portare a una condanna penale come per la giuda in stato di ebbrezza.
Il caso esaminato dai giudici riguardava un motociclista che stava procedendo lungo la sua carreggiata. Un automobile, secondo il motociclista in modo improvviso e disattento, si immetteva nella carreggiata, violando le regole di precedenza. Il motociclista, per evitare l’impatto, eseguiva una brusca manovra. Per questo cadeva e riportava delle importanti lesioni.
Pagherà 665 euro di multa, rischierà 3 anni di reclusione e verrà considerato responsabile dell’incidente il conducente per questa violazione del Codice della Strada
In casi come questo l’automobilista rischia 665 euro di multa per avere violato l’articolo 145 del Codice della Strada. Fino 3 anni di reclusione per lesioni in base all’articolo 590 bis del codice penale. E infine, di essere ritenuto responsabile dell’incidente e quindi dover risarcire il danno civile provocato. Il danno sia all’integrità della persona, eventualmente ferita, sia al veicolo, eventualmente danneggiato dall’incidente.
Nel caso specifico, i giudici hanno concluso per una responsabilità al 50% di entrambi i conducenti. Infatti, secondo la Corte non c’erano abbastanza elementi per determinare le rispettive responsabilità. I giudici hanno, allora, applicato il criterio della presunzione di pari responsabilità in caso di incidente.
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