Pagamenti POS e cartelle esattoriali agitano il Governo Meloni tra pressing UE e rischi sul PNNR

Pagamenti POS agitano il Governo Meloni

Tra lotta all’evasione fiscale, e obiettivi fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’Esecutivo di centrodestra potrebbe gettare la spugna sulla soglia per il regime sanzionatorio. Quello applicato a carico degli esercenti che rifiutano le carte di credito e di debito. Inoltre, ci sono importanti novità che chi ha debiti pregressi con il Fisco. Vediamo nel dettaglio quali sono.

Anche se sottotraccia, c’è un braccio di ferro. Tra il Governo italiano di centrodestra e l’UE in merito al regime sanzionatorio sui pagamenti con gli strumenti di moneta elettronica. E questo perché al riguardo l’Esecutivo guidato dalla premier e leader di Fdi Giorgia Meloni vuole fissare il limite a 60 euro.

Ma da Bruxelles sono arrivate delle osservazioni che non sono quelle sperate. E questo anche perché, al pari dell’innalzamento della soglia relativa ai pagamenti in contanti, pure l’obbligo POS a 60 euro potrebbe incentivare la piccola evasione fiscale.

da Bruxelles sono arrivate delle osservazioni

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Pagamenti POS e cartelle esattoriali, ecco le importanti modifiche nella manovra finanziaria

Sebbene al riguardo proprio l’Esecutivo di centrodestra abbia idee diverse. Così come la lotta all’evasione fiscale rientra, tra l’altro, pure tra gli impegni già presi dall’Italia. Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

A questo punto, tra pagamenti POS e cartelle esattoriali, il Governo italiano sembra essere palesemente in difficoltà. Al punto che la norma sul POS a questo punto potrebbe saltare. Ed in tal caso l’Esecutivo di centrodestra starebbe studiando soluzioni alternative. Per fare in modo che, sui pagamenti di piccolo importo con carte di credito e carte di debito, gli esercenti non siano penalizzati proprio dalle commissioni applicate sulla gestione, sulla tenuta e sull’utilizzo del POS.

Detto questo, in Italia sembra proprio che le misure per incentivare i pagamenti elettronici non debbano mai decollare. Basti pensare che negli anni scorsi l’obbligo POS è stato introdotto. Ma senza poi completare la misura fissando, ai sensi di Legge, il regime sanzionatorio a carico degli esercenti.

l'obbligo POS è stato introdotto senza regime sanzionatorio agli esercenti

L’obbligo POS è stato introdotto senza regime sanzionatorio agli esercenti-proiezionidiborsa.it

Slittamento e stop allo stralcio automatico per le mini cartelle, ecco come e perché

Così come per lo stralcio delle cartelle esattoriali si va verso un rinvio di due mesi per l’entrata in vigore. Un emendamento alla manovra finanziaria, infatti, prevede lo slittamento sullo stralcio che non sarà più automatico per le cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro per il periodo dal 2000 al 2015. In quanto ad avere in merito l’ultima parola saranno gli enti locali. E quindi il Governo italiano ha accolto le istanze dei Comuni che avevano chiesto, in caso di stralcio automatico, risorse aggiuntive per compensare i mancati introiti.

Sull’approvazione della Legge di Bilancio per il 2023 incombe il rischio di esercizio provvisorio

Nell’ambito dell’interlocuzione con l’UE, inoltre, i tempi per il Governo italiano sono davvero strettissimi. In quanto in Parlamento la Legge di Bilancio per il 2023 dovrà essere approvata entro il prossimo 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio. Con questo rischio che, ad oggi, incombe dato che, tra l’altro, alcuni partiti di opposizione sulla manovra finanziaria promettono battaglia. A partire dal Partito Democratico, passando per il Movimento 5 Stelle specie per quel che riguarda la revisione del reddito di cittadinanza.

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