Paga una multa pesante chi non dichiara i soldi sul conto corrente all’estero oltre questa somma all’Agenzia delle Entrate 

Fisco

La stagione delle dichiarazioni al Fisco si avvicina e per molti è importante non dimenticare di inserire alcuni valori a pena di sanzione. Certo, sono tempi duri perché normative e scadenze subiscono cambiamenti anche repentini e si può cadere in confusione. Basti pensare alle regole sull’utilizzo del contante fino a 2.000 euro per le quali è intervenuta una proroga al 31 dicembre 2022. Così come sono diverse le novità in termini di detrazioni e deduzioni nel 730/2022 che possono portare sollievo economico alle famiglie.

Un esempio è la possibilità di detrarre dalle tasse fino a 1.000 euro per le spese sostenute per la formazione musicale dei figli. L’altra novità invece è per chi ha inviato entro fine febbraio la comunicazione di acquisto di sistemi di filtraggio delle acque. In particolare costoro potranno usufruire del cosiddetto bonus acqua potabile. Ovvero di un credito d’imposta che i privati potranno utilizzare per compensare tasse e tributi.

Si deve precisare però che la dichiarazione dei redditi oltre ad evidenziare la formazione di un credito è uno strumento di monitoraggio fiscale. Infatti dovranno inserirsi informazioni obbligatorie al fine di contrastare alcuni fenomeni potenzialmente pericolosi.

Paga una multa pesante chi non dichiara i soldi sul conto corrente all’estero oltre questa somma all’Agenzia delle Entrate

Tra i soggetti obbligati rientrano sicuramente alcuni risparmiatori che detengono attività finanziarie all’estero. La situazione economica degli ultimi due anni ha risvegliato l’antica passione per l’estero. Ciò non tanto per gli eventuali vantaggi fiscali, ma piuttosto per la sicurezza economica e finanziaria di alcuni paesi europei. Pertanto il Fisco al fine di controllare i movimenti di capitale da e verso l’estero ha previsto un adempimento ben preciso. Ovvero la compilazione del Quadro RW di investimenti e attività finanziarie all’estero. Questi soggetti dovranno indicare la consistenza degli investimenti e delle attività finanziarie detenute all’estero nel periodo d’imposta.

Si badi bene, è considerata attività finanziaria anche la semplice apertura di un conto corrente e non solo gli investimenti in titoli mobiliari. Sono coinvolti nell’adempimento tutti coloro che hanno a tutt’oggi o hanno detenuto nel 2021 una somma superiore a euro 15.000.

Inoltre tale dichiarazione è così importante per l’amministrazione finanziaria che il risparmiatore distratto paga una multa pesante se non presenta le informazioni richieste. Infatti la violazione dell’obbligo di dichiarazione d’investimenti all’estero ovvero attività estere di natura finanziaria, suscettibili di produrre redditi imponibili, sono puniti con un’ingente sanzione pecuniaria. Ovvero che va dal 3 al 15% degli importi non dichiarati. Qualora questi investimenti o attività siano detenuti in Stati a regime fiscale agevolato, ovvero contenuti nella cosiddetta black list la sanzione pecuniaria sarà raddoppiata. Infine nel caso in cui questa dichiarazione sia presentata entro 90 giorni dalla scadenza si applica una sanzione di 258 euro.

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