In questo articolo, vi mostriamo, in caso di overbooking aereo, come ottenere il rimborso.
Aperte le frontiere, dopo il blocco assoluto dovuto alla pandemia da coronavirus, le compagnie aeree cercano di risollevarsi dalla crisi. Come? Proponendo ai loro clienti offerte allettanti e prezzi stracciati.
Ed ecco che, per salvare quel che resta dell’estate 2020, sono comparsi last-minute irripetibili e viaggi da prenotare assolutamente.
Le rigide norme anti-covid hanno costretto le compagnie aeree ad assicurare più tutela ed attenzione nei confronti dei propri viaggiatori.
Tuttavia, in virtù della diminuzione dei posti disponibili in aereo a causa del distanziamento sociale, il pericolo dell’overbooking è dietro l’angolo.
Cos’è?
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Nel dettaglio, la pratica dell’overbooking aereo, anche detta “sovra-prenotazione”, è una tecnica che prevede la vendita di un numero di biglietti superiore ai posti disponibili. Per cui si rischia, se sfortunati prescelti, di non poter salire sull’aereo.
Alla base della filosofia dell’overbooking vi è lo scopo di garantire la massima occupazione dei posti su tutti i voli. Un metodo adottato da molti sistemi di trasporti aerei per avere un introito che sia sempre superiore alle spese sostenute per il singolo viaggio.
Non esiste un numero standard di posti in eccesso che la compagnia può vendere. Il calcolo di prenotazioni, infatti, è affidato a sofisticati algoritmi. Generalmente, i sistemi informatici moderni evitano l’insorgenza di problemi. Tuttavia, può capire che all’imbarco si presentino tutti i passeggeri, creando l’overbooking appunto.
In caso di overbooking aereo, come ottenere il rimborso?
Nell’eventualità di un imbarco negato, a tutela del passeggero arriva il Regolamento Europeo 261/2004. Quest’ultimo stabilisce le regole comuni in merito alla compensazione e l’assistenza ai passeggeri.
Secondo il regolamento, il risarcimento si calcola in modo simile all’indennizzo previsto in caso di ritardo dei voli.
- 250 € per le tratte che coprono una distanza inferiore o pari a 1.500 km.
- 400 € per tutte le tratte all’interno dell’UE oltre i 1.500 km e per tutte le altre tratte extra-UE comprese tra 1.500 e 3.500 km;
- 600 € per le tratte extra-UE oltre i 3.500 km.
Le cifre relative al risarcimento sono fisse e non dipendono dalla tariffa applicata al momento dell’acquisto del biglietto.
Questo vuol dire che la compagnia non può fare differenze tra le diverse tipologie di tariffe.