Non basterebbe una vita intera per gustare tutte le incredibili prelibatezze che la tradizione gastronomica italiana ci mette a disposizione.
In più occasioni ci siamo trovati a suggerire a tal proposito delle ricette che con il minimo della spesa potessero fornire il massimo della resa. Ci siamo ad esempio addentrati nella cucina povera napoletana suggerendo come realizzare una perfetta pasta, patate e provola.
Oggi invece ci spostiamo più a nord per trattare delle varie zone dell’Emilia-Romagna che si contendono la paternità.
Ottimo come antipasto e secondo questo croccante piatto da gustare a pranzo e cena con formaggi e salumi
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Nelle zone di Parma lo conoscono come torta fritta, a Bologna è la crescentina, a Ferrara il pinzino mentre a Modena è lo gnocco fritto. Questo piatto della tradizione è ottimo come antipasto e secondo e prepararlo è veramente un gioco da ragazzi. Naturalmente, come in tutte le ricette tradizionali, esistono molte varianti e ingredienti che è possibile sostituire. La ricetta del tradizionale gnocco fritto modenese viene fritto nello strutto e non prevede ad esempio l’utilizzo del lievito. Nella crescentina invece è previsto l’utilizzo del lievito, la sostituzione dello strutto con l’olio e l’uso del latte. Una versione più leggera di cui daremo la ricetta.
Per un’ottima crescentina abbiamo dunque bisogno di:
- 500 g farina 00;
- 100 ml latte;
- 100 ml di acqua frizzante;
- 8 g lievito di birra;
- 40 g olio d’oliva;
- un cucchiaino di sale;
- un cucchiaino di zucchero;
- olio per friggere.
Come prepararlo e come accompagnarlo
È possibile realizzare questo piatto sia a mano che con planetaria. Dovremo mescolare innanzitutto le polveri, quindi mischiare alla farina il sale e lo zucchero. Successivamente scioglieremo il lievito nell’acqua per poi aggiungerla insieme all’olio e al latte alla farina.
Impastiamo energicamente per qualche minuto fin quando non avremo ottenuto un panetto liscio e omogeneo. Copriamo con un panno e mettiamo a lievitare per 2 ore.
Al termine stenderemo l’impasto con un mattarello per poi ricavarne con una rotella dentellata dei rettangoli. Mettiamo i rettangoli a friggere nell’olio per vederli gonfiare magicamente.
Non resta che scolare su carta assorbente e servire con formaggi come lo squacquerone, robiola o crescenza. Per quel che riguarda i salumi possiamo gustarlo con prosciutto, mortadella e culatello di Zibello. Il tutto rigorosamente da gustare con un bicchiere di Lambrusco di Sorbara o Grasparossa.
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