Tra i principali incentivi degli ultimi anni, il più importante è sicuramente il Superbonus 110% grazie al quale tanti proprietari hanno riqualificato i propri immobili. Tuttavia, non poche sono state le frodi accertate che hanno portato il Governo ad emanare diverse restrizioni e vincoli creando notevoli difficoltà. Tante famiglie infatti hanno rischiato di rimanere con il credito in mano senza cessione e soldi a lavori fatti. Con la conversione del Decreto Aiuti sembrano arrivare ottime notizie per l’edilizia con lo sblocco dei crediti e non solo.
In particolare, pur non prevedendo una proroga lunga del Superbonus 110%, si concedono tre mesi in più per i lavori sulle abitazioni unifamiliari. Pertanto si potrà accedere al beneficio anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Ciò sarà concesso purché siano effettuati lavori pari ad almeno il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre 2022. Ad ogni modo dovranno affrettarsi per non rischiare che un piccolo ritardo possa compromettere l’accesso a questo importante beneficio. Ma le novità più importanti riguardano la cessione del credito da parte delle banche. Si modifica nuovamente il meccanismo della cessione del credito che porterà ad uno sblocco dei crediti facendo così tirare un sospiro di sollievo a tanti imprenditori e proprietari.
Ottime notizie per l’edilizia con lo sblocco dei crediti in banca per chi farà questi lavori
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Il Governo infatti ha concesso un ampliamento del raggio d’azione delle cessioni, al fine di sbloccare i vecchi crediti. In particolare sarà sempre consentito alle banche di effettuare le cessioni a favore di soggetti diversi dai consumatori o utenti, che siano suoi clienti. Nonché della banca capogruppo. Tale meccanismo offre la possibilità di cedere il credito a imprese in possesso di specifici requisiti relativi al fatturato e al bilancio. In altre parole le banche potranno sempre cedere il credito a tutti i soggetti loro clienti, ovvero a società, professionisti e titolari di Partita IVA. Il cessionario non potrà però cedere le somme acquisite da parte della banca. Per quanto riguarda l’applicabilità delle disposizioni, queste si estenderanno alle cessioni o sconti in fattura comunicati all’Agenzia delle Entrate prima dell’entrata in vigore della norma.
Pertanto tali novità solo dopo la conversione in legge, approvata dalla Camera l’11 luglio e di cui s’attende l’ok dal Senato, si applicheranno retroattivamente.
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