Ottima chiusura settimanale per Unicredit che potrebbe partire al rialzo

UNICREDIT

Dopo il chiaro segnale di inversione registrato sul time frame giornaliero, abbiamo assistito anche a un’ottima chiusura settimanale per Unicredit che potrebbe partire al rialzo.

Il quadro, quindi, si va completando e mostra uno scenario rialzista molto interessante.

Ottima chiusura settimanale per Unicredit che potrebbe partire al rialzo

Il titolo Unicredit (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 29 luglio in rialzo del 3,03% rispetto alla seduta precedente a quota 9,58 euro.

Le indicazioni dell’analisi grafica sul time frame settimanale

La chiusura settimanale è stata superiore al primo ostacolo lungo il percorso rialzista in area 9,488 euro. Una conferma di questo break al rialzo potrebbe spingere le quotazioni verso il I obiettivo di prezzo in area 11,473 euro. A seguire, poi, l’obiettivo successivo potrebbe collocarsi in area 14,685 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione rialzista, invece, potrebbe passare per area 17,897 euro. Il titolo Unicredit, quindi, potrebbe andare incontro a un rialzo di circa il 90%.

Ovviamente la mancata conferma della rottura di area 9,488 euro potrebbe sconfessare lo scenario rialzista e spingere le quotazioni sotto area 7 euro.

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La valutazione del titolo Unicredit

La valutazione di questo titolo presenta non poche contraddizioni. Se, ad esempio, si considerano i multipli di mercato, scopriamo che il titolo è fortemente sopravvalutato. Ad esempio, in Italia in termini di rapporto prezzo/utili Unicredit è il titolo più sopravvalutato nel suo settore di riferimento. Il risultato non cambia se si estende il confronto a tutto il settore europeo. Se, infatti, la media del PE è 8,7, il PE di Unicredit è pari a 21,8.

Il quadro cambia completamente se si guarda, ad esempio, al Price to Book ratio. In questo caso, infatti, le azioni risultano essere fortemente sottovalutate. Sottovalutazione confermata dal fair value calcolato con il metodo del discounted cash flow. In questo caso, infatti, il titolo risulta essere sottovalutato di oltre il 50%.

Interessanti, poi, sono le prospettive per il rendimento del dividendo. Secondo quanto riportato su riviste specializzate, infatti, nei prossimi anni si potrebbe aggirare in area 8%. Inoltre, il giudizio medio degli analisti è comprare con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione di oltre il 35%.

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