Nella società moderna è sempre più importante la questione ambientale. Soprattutto nel periodo più recente, con l’aumento del costo di gas e luce, si è posto il problema della diffusione di nuove fonti di energia. In particolare, di sorgenti di energia rinnovabile. Intanto perché quelle non rinnovabili vanno, poco a poco, esaurendosi, e poi perché quelle rinnovabili hanno un impatto ambientale minore.
La relazione tra ambiente inquinato e salute è molto più stretta e attuale di quello che si possa, comunemente, credere. Infatti, già oggi nelle città italiane, si sentono gli effetti dell’inquinamento sulla nostra pelle e sulla nostra salute. Prima di analizzare il problema dobbiamo sapere cosa sia il particolato atmosferico. Questo è il complesso di particelle, escludendo l’acqua, che fluttuano nell’atmosfera per un tempo sufficiente alla loro diffusione. Respiriamo particelle di una certa grandezza tutti i giorni, e queste hanno ripercussioni immediate sulla nostra salute.
Il particolato atmosferico
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La fonte di tali particelle può essere di genere naturale, come l’incendio di un bosco o la diffusione del polline. Oppure provenire dall’uomo, tramite la produzione industriale, i sistemi di riscaldamento e i gas di scarico. Dunque, abbiamo un insieme di particelle composte dalle più varie sostanze, come solfato, ammoniaca, cloruro di sodio, carbonio e altre. Pochi lo direbbero ma ossa e gambe indolenzite, mal di stomaco e sensazione di affaticamento potrebbero essere sintomi derivanti dall’inquinamento.
A spiegarlo una ricerca italiana che mette in relazione inquinamento e aumento del rischio di sviluppo di malattie del genere autoimmuni. Tra queste abbiamo l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso, malattie infiammatorie intestinali, ma anche malattie del tessuto connettivo. Diversi studi hanno anche dimostrato che l’incidenza di questo tipo di malattie sulla popolazione è progressivamente aumentata negli ultimi anni.
Ossa e gambe indolenzite, mal di stomaco e sensazione di affaticamento potrebbero essere i sintomi di queste patologie sottovalutate
La ricerca ha preso in considerazione i dati dell’Istituto italiano per la protezione e la ricerca ambientale. Questo misura la qualità dell’aria in 110 Province italiane. La ricerca ha sostanzialmente collegato i dati sanitari di un campione di soggetti al loro indirizzo di residenza. E ha visto che un’elevata esposizione ai gas di scarico delle automobili e in generale all’inquinamento determinava un aumento del rischio di malattie autoimmuni. Il 40% in più per l’artrite reumatoide, il 20% in più per le malattie infiammatorie dell’intestino e un aumento del 15% del rischio per malattie del tessuto connettivo.
Lo studio, in ogni caso, ha carattere osservazionale, cioè manca l’intervento degli studiosi. I ricercatori semplicemente mettono in relazione una serie di dati rilevanti, li confrontano e ne traggono delle conclusioni. In ogni caso e anche con questi limiti, la ricerca è interessante perché dimostra una correlazione tra inquinamento atmosferico e peggioramento della nostra salute.
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