Dopo il rialzo partito dai minimi dell’autunno del 2022 in area 1.600 $, le quotazioni del metallo pressioni sono state ancora una volta respinte dalla forte resistenza in area 2.050 $. Si è venuta a creare, quindi, una situazione molto delicata per con l’ oro sotto pressione tra resistenze e supporti storici. È, quindi, molto difficile capire quale potrebbe essere lo scenario più probabile per il futuro. Possiamo solo dire che, indipendentemente dalla direzione, il movimento potrebbe essere molto importante.
Come al solito il futuro dell’oro dipenderà dai dati macroeconomici che arriveranno dalle principali economie mondiali. Gli investitori sono alla ricerca di segnali che indichino una pausa del ciclo di rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense. Tuttavia, al momento, i dati statunitensi, in particolare quelli sull’inflazione, rimangono tutt’altro che convincenti. A supporto degli scettici c’è Il sondaggio dell’Università del Michigan pubblicato venerdì ha mostrato che i consumatori statunitensi prevedono un aumento dei prezzi del 3,2% annualizzato nei prossimi cinque-dieci anni, il livello più alto degli ultimi dodici anni.
Oro sotto pressione tra resistenze e supporti storici: chi prevarrà tra orsi e tori? La parola all’analisi grafica
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L’oro ha chiuso la seduta del 12 maggio in ribasso dello 0,03% rispetto alla seduta precedente, a quota 2.019,8 $. La settimana, invece, si è chiusa con un ribasso dello 0,25%.
Time frame giornaliero
Da ormai molte sedute le quotazioni dell’oro sono bloccate all’interno di un trading range individuato dai livelli 2.000 $ e 2.050 $. A questo punto solo la rottura di uno dei due livelli indicati potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.
Al ribasso gli obiettivi sono quelli indicati in figura. Al rialzo, invece, le quotazioni potrebbero andare a ritoccare i massimi storici in area 2.150 $.
Time frame settimanale
Nel medio/lungo termine la tendenza in corso rimane rialzista. Tuttavia rimane il nodo della fortissima resistenza storica in area 2.150 $. Come si vede dal grafico, infatti, tutti i rialzi degli ultimi 10 anni si sono fermati al cospetto di questa resistenza per ben tre volte.
La sua rottura, quindi, potrebbe aprire le porte a un’accelerazione rialzista verso gli obiettivi indicati in figura. Di particolare interesse è la massima estensione rialzista collocata in area 2.800 $.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 1.950 $.
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