Chi vive in città è assai probabile non abbia un giardino dove poter fare delle grigliate all’aperto con gli amici. Questo fa sì che, soprattutto con l’arrivo del bel tempo, si scelga ad esempio di organizzare un barbecue in balcone. E anche se magari gli spazi non sono enormi, si riesce comunque a creare i presupposti per organizzare serate di convivialità.
Due livelli di norme da considerare
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Se si vive in condominio c’è il rischio che ai vicini dia fastidio il fumo, o comunque non apprezzino gli odori che potrebbero essere sprigionati dal barbecue. E allora per organizzare un barbecue o fare una grigliata di carne è meglio essere al corrente di cosa dicono le norme. E, in tal senso, bisogna considerare due livelli.
A partire dal regolamento condominiale, che tra le sue regole potrebbe vietare il barbecue o una grigliata di carne in balcone. In questo caso, la violazione sarebbe semplice da determinare.
Organizzare un barbecue o fare una grigliata di carne potrebbe generare rischi che sorprenderanno molti
Qualora il regolamento non lo vieti, c’è un altro livello da considerare: la legge. Molti esperti segnalano, infatti, che fare una grigliata in balcone potrebbe portare, a determinate condizioni, ad una violazione del codice civile. L’articolo di riferimento è il numero 844. La norma spiega che non si possono impedire immissioni di fumo e calore se queste non superano la normale tollerabilità. Questo presuppone che, in teoria, qualcuno potrebbe portare la questione di una grigliata in ambiti legali, qualora ritenga la situazione oltre i limiti di tolleranza.
In sostanza, qualora si faccia un barbecue o una grigliata in balcone, bisogna mettersi in condizione di dare meno fastidio possibile al vicinato. Il problema più significativo è evidentemente rappresentato dalla necessità di limitare la propagazione del fumo e degli odori.
Meglio avere buoni rapporti con i vicini
Ovviamente, non accade tutti i giorni che un vicino si appelli al codice civile per il fastidio derivante dal fumo di una grigliata. Tuttavia, può essere opportuno considerare eventi di questo tipo, in maniera tale da evitare malintesi e sapere quando al vicino potremmo dare fastidio.
Un filo diretto all’insegna della cordialità è uno di quegli strumenti che può accrescere il margine di tollerabilità di cui si parla nelle norme. L’altro aspetto cruciale è il buonsenso. Potrebbe, ad esempio, essere inopportuno accendere il barbecue se chi vive sopra o a fianco ha dei panni stesi.
Coltivare, inoltre, rapporti di buon vicinato è da sempre una buona prassi. Relazioni di simpatia aiutano a sopportare le fasi in cui i vicini diventano più rumorosi o fastidiosi. Quello che, invece, si tollera meno è quando i vicini si rivelano troppo impiccioni, ma questo è un altro problema.
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