Impossibile non innamorarsi delle orchidee, le piante dall’eleganza raffinata che possono durare molto a lungo. Per coltivarle bene e non farle appassire, bisogna però conoscere alcuni piccoli segreti dei vivaisti. Ecco quali.
Chi ha le orchidee in casa sa che riempiono gli occhi e il cuore con la loro delicata bellezza. Corolle dalla forma perfetta e dai colori meravigliosi infondono calma e serenità e regalano uno spettacolo impareggiabile.
Nel linguaggio dei fiori le orchidee simboleggiano la prosperità e, come regalo, sono il miglior augurio che si possa fare. Sono piante facili da coltivare ma richiedono alcune accortezze per prosperare a lungo e fiorire copiose.
Una pianta resistente
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Ci sono circa 20.000 specie di orchidee in natura. Una varietà molto nota per il pregio estetico è la Phalaenopsis, chiamata anche orchidea farfalla per la forma sinuosa del fiore.
La Phalaenopsis blu non esiste in natura ma è un ibrido. La colorazione di un bellissimo blu intenso si realizza artificialmente con un ormone vegetale che si somministra durante la fase di crescita della pianta.
Nel tempo, con le fioriture successive, il colore tende a sbiadire e diventa più tenue. Nonostante la delicata bellezza, la pianta è resistente e può sopravvivere anche a casa di chi ha poca esperienza con i fiori. Bastano poche cure essenziali e qualche piccolo segreto per avere un’orchidea blu sana e rigogliosa.
Controlliamo le radici
Come curare le orchidee per farle fiorire più volte all’anno? Un piccolo trucco è quello di controllare le radici che ci rivelano lo stato di salute della pianta. Se sono verdi, la pianta ha ricevuto abbastanza acqua e possiamo continuare ad annaffiarla moderatamente, una volta alla settimana.
Se le radici sono grigie, l’orchidea ha bisogno di bere. In questo caso i vivaisti consigliano di annaffiarla per immersione. Mettiamola in una bacinella d’acqua per circa un quarto d’ora in modo che le radici assorbano acqua a sufficienza. Poi facciamola sgocciolare bene per evitare i ristagni idrici.
Controlliamo le foglie
Prestiamo attenzione anche alle foglie che ci danno altre indicazioni importanti. Se le foglie ingialliscono, forse abbiamo esposto l’orchidea alla luce diretta del sole. La pianta, infatti, ha bisogno di molta luce, ma indiretta o filtrata attraverso una tenda. Se notiamo invece una caduta eccessiva delle foglie, spostiamola in un ambiente più luminoso perché l’orchidea non ama il buio.
Non ama neppure il caldo eccessivo. Se la temperatura della stanza supera i 25°C le foglie avvizziscono e si seccano. In questo caso aiutiamola con nebulizzazioni frequenti. Ma senza esagerare, perché le foglie potrebbero diventare molli.
Orchidea blu sana e rigogliosa, ecco come
L’orchidea fiorisce in inverno, tra dicembre e aprile. Controlliamo la temperatura della stanza che deve oscillare tra i 15°C e i 25°C e non usiamo il solito terriccio per le piante. Infatti, il segreto per una fioritura abbondante delle orchidee è il bark, il substrato a base di corteccia d’albero sminuzzata che ricrea le condizioni ideali in cui vivono le piante in natura. Di solito è a base di corteccia di pino o d’abete di pezzatura variabile.
In molti casi vi si può aggiungere un po’ di sfagno, una sorta di muschio che è in grado di trattenere l’umidità. Infine, ricordiamoci di somministrare un po’ di concime specifico periodicamente, ma sospendendolo durante la fioritura.