SPID, click-day, Carta Nazionale dei Servizi… Per molti di noi sono pane quotidiano. Una larga fetta della popolazione, invece, rischia di rimanere esclusa da molti servizi proprio per un evidente gap tecnologico. La transizione digitale in Italia ha compiuto una forte accelerazione con la pandemia, ma non dimentichiamo che molti concittadini non possiedono ancora un pc. A Trento si è pensato di fornire una soluzione a questo problema creando la figura dei “facilitatori”.
Opportunità per 12 giovani di lavorare per questo Comune spiegando app e SPID
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Questa iniziativa è finanziata dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e rientra nell’ambito del Servizio Civile Digitale. In sostanza si cercano 12 giovani con età compresa fra i 18 ed i 28 anni che lavoreranno a stretto contatto con i cittadini sul territorio. Il compito dei facilitatori sarà quello di spiegare e aiutare le persone residenti a comprendere le nuove tecnologie. Sarà un grande aiuto per molti soggetti che non hanno ancora dimestichezza nell’utilizzare i servizi digitali online delle Pubbliche Amministrazioni locali e nazionali. D’altra parte i giovani sono sempre più alla ricerca di opportunità lavorative “ad alto tasso tecnologico”, come dimostrano le nuove lauree emergenti.
Che mansioni svolgeranno i facilitatori?
Saranno allestiti punti informativi e programmati momenti formativi presso sedi dislocate sul territorio comunale, come circoscrizioni o biblioteche. Le risorse saranno infatti divise fra questi due ambiti:
- 8 volontari seguiranno il progetto “Cittadini/e Digitali InComune” e quindi terranno degli incontri collettivi od individuali introduttivi all’utilizzo delle nuove tecnologie;
- 4 volontari, invece, con il progetto “ConosciAMO il digitale in città”, si occuperanno di comunicazione e promozione dei servizi digitali comunali come app, sportelli online, etc.
Bando di concorso e scadenza dei termini per presentare la domanda
Chi volesse approfittare di questa opportunità ha poco tempo perché i termini per presentare domanda scadono il 30 settembre alle ore 14. Il Bando è consultabile nel sito dedicato al Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. Per presentare domanda online occorre naturalmente esser muniti di SPID e accedere alla piattaforma dedicata.
Servizio Civile Digitale: quanto si guadagna e quanto dura?
La durata della prestazione è di 12 mesi e prevede un’indennità di 444,30 euro. Verranno rimborsate le spese di viaggio ad inizio e fine progetto se ci si reca in città da fuori Trento e fornita copertura assicurativa. L’amministrazione comunale trentina, invece, offrirà i buoni pasto. Le competenze acquisite saranno certificate tramite attestato. La prestazione del Servizio Civile Digitale potrebbe valere come crediti formativi per il percorso universitario o altro tipo di formazione.
Soprattutto, qualora il volontario in futuro volesse partecipare ad altri concorsi pubblici, questa esperienza equivarrà ad aver lavorato presso gli enti pubblici. Va poi ricordato che anche il Servizio Civile Digitale è riscattabile ai fini pensionistici. Da non perdere, quindi, questa opportunità per 12 giovani di lavorare per un ente locale nell’ambito dell’innovazione e delle nuove tecnologie.
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