L’omeopatia funziona?

medicinale omeopatico

Oggi è la giornata mondiale dell’omeopatia. La data corrisponde all’anniversario della nascita del fondatore, il medico tedesco Samuel Hahnemann. Tra favorevoli e contrari, utilizzatori e indifferenti la giornata odierna può servire a fare il punto obiettivo tra dati e ricerche.

Secondo la valutazione Eurispes, l’omeopatia che è inclusa tra le medicine non convenzionali, è la cura complementare più diffusa in Italia. I rimedi omeopatici sono riconosciuti come farmaci in base alla direttiva comunitaria n. 2001/83/CE poi recepita in Italia da apposito decreto legislativo.

“Questa direttiva sottolineò come, pur non essendo ufficialmente riconosciuti, gli omeopatici venivano prescritti e utilizzati in tutti gli Stati membri e, da questo momento, venne loro riconosciuto lo status di medicinali. Con la conseguente esigenza di dover ottenere, anche per questi prodotti, una autorizzazione all’immissione in commercio (AIC)”. Fin qui l’Eurispes.

La situazione in Italia

Oltre l’80% della popolazione italiana conosce l’omeopatia. E il 17% ne fa uso. Quindi molti pazienti ritengono e riescono a dimostrare che l’omeopatia funziona. Questo secondo un’associazione di aziende di prodotti omeopatici.

Tale branca della medicina non convenzionale è utilizzata più al Nord che al Sud. E oltre la metà di chi si affida all’omeopatia ha tra i 34 e 54 anni. Per lo più donne. In totale sono quasi nove milioni gli italiani che almeno una volta l’anno ricorrono all’omeopatia.

Ma come funziona?

In linea fortemente approssimativa potremmo dire che agisce sulle cause. E non sul sintomo.

Il Ministero della Salute definisce medicinale omeopatico “ogni medicinale ottenuto a partire da sostanze denominate materiali di partenza per preparazioni omeopatiche o ceppi omeopatici, secondo un processo di produzione omeopatico descritto dalla farmacopea europea”. Per chi non è del settore, la definizione ministeriale sembra uno scioglilingua.

In sostanza vuol dire che nell’omeopatia ci sono delle preparazioni a partire da un materiale di partenza. Con diversi gradi di diluizione.

Questi materiali di base sono spesso di origine minerale. Nonché vegetale.

La fase successiva consiste nella diluizione. Oltre che nella dinamizzazione (potenza) dell’ingrediente principale.

Sostanzialmente agisce come un vaccino. Cioè vengono somministrate sostanze simili ai sintomi in questione. E ciò per stimolare la risposta reattiva dell’organismo che va a rafforzare le difese.

Ma funziona?

Per cercare di trovare una risposta all’enigma se l’omeopatia funziona, guardiamo i fatti.

Sulle confezioni degli omeopatici troviamo la dicitura “medicinale omeopatico senza indicazioni terapeutiche approvate”. Cioè l’AIFA non ha effettuato alcuna valutazione sull’efficacia del prodotto.

In molti casi, però, oggi viene utilizzata come supporto (e non sostituzione) alla medicina tradizionale. Pare riesca a migliorare le condizioni generali del paziente.

Consigliati per te