Con il cedolino i pensionati possono consultare mensilmente l’importo dei trattamenti liquidati dall’Istituto e sapere i motivi di eventuali modifiche o variazioni. Grazie a tale servizio, gli utenti possono confrontare i cedolini, gestire le deleghe, modificare i dati personali, anagrafici, recuperare e stampare la Certificazione Unica ecc. Insomma è tutto a portata di un clic, potendosi accedere anche mediante dispositivi mobile. Come ogni mese, anche ad agosto l’INPS pubblica il cedolino in modo da rendere partecipi i pensionati di quello che ritroveranno al momento della riscossione. Ma oltre ai rimborsi a questi pensionati arrivano anche brutte notizie in caso di mancato adempimento alle disposizioni comunicate dall’Istituto. In particolare l’Istituto nel riportare le principali informazioni sul cedolino di agosto, comunica che avverrà la sospensione delle prestazioni collegate al reddito per alcuni pensionati.
Oltre i rimborsi a questi pensionati l’INPS revocherà la pensione
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In particolare i titolari di pensioni legate al reddito che non abbiano ancora presentato i dati reddituali anno 2019 rischiano la sospensione del trattamento pensionistico. Infatti com’è accaduto a marzo scorso, l’INPS può sospendere l’erogazione delle prestazioni per 60 giorni. Nel caso in cui questi decorrano inutilmente, l’INPS procede alla revoca. Coloro che nonostante i solleciti non hanno ancora fornito i propri dati reddituali relativi al 2019, troveranno un’amara sorpresa sulle pensioni di agosto e settembre.
Infatti, come illustra l’INPS, per le pensioni integrate al minimo si applicherà una trattenuta di circa 11 euro. Mentre per quelle superiori si applicherà una trattenuta pari al 10% dell’importo pensionistico. L’INPS inoltre ha inviato agli interessati una raccomanda in cui è stato indicato come termine ultimo entro cui adempiere, il 15 settembre 2022. Se entro tale data gli interessati non invieranno i dati reddituali richiesti rischieranno la revoca definitiva della pensione relativa all’anno 2019. Nonché il recupero di quanto indebitamente percepito.
Le varie voci
Continuano, oltre all’IRPEF mensile, le trattenute delle addizionali regionali e comunali relative al 2021. Queste sono applicate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono. Allo stesso modo continuano le trattenute per addizionale comunale in acconto per il 2022, fino a novembre. Nonché il recupero delle ritenute IRPEF qualora siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto.
I pensionati che abbiano scelto l’INPS come sostituto d’imposta e inviato i dati all’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno potranno ricevere l’eventuale rimborso 730. In particolare sul cedolino d’agosto si potrà trovare il rimborso dell’importo a credito del contribuente. Nonché la trattenuta in ipotesi di conguaglio a debito del contribuente. La rateazione degli importi a debito dovrà concludersi entro novembre 2022.
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