A volte la cura per l’ambiente e il risparmio vanno a braccetto: usando gli scarti di cucina in giardino possiamo evitare gli sprechi, coltivare l’orto con metodi biologici ed evitare di spendere sempre per prodotti chimici. Tuttavia, molti di noi si limitano a gettare gli avanzi nel compost: eppure esistono modi diversi di sfruttarli! Scopriamone uno indispensabile quando fa caldo.
Il lavoro nell’orto da non trascurare in estate
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Con l’arrivo dell’estate la maggior parte dei lavori di semina sono completati. Ma, se vogliamo un raccolto gustoso e abbondante, non possiamo abbassare la guardia: adesso è il momento di difendere le piantine dai parassiti, dalle erbacce e dal caldo. Non si tratta di un’impresa facile, soprattutto con le temperature da record segnate dai termometri. Tuttavia, alcuni semplici rimedi ci possono venire in aiuto. In particolare, non bisogna dimenticare l’importanza della pacciamatura. Questa operazione consiste nel coprire il terreno con un sottile strato protettivo, utilizzando appositi teli o diversi materiali. Ma a cosa serve?
La pacciamatura è particolarmente utile in estate: infatti permette di evitare che il suolo si surriscaldi. In secondo luogo, impedisce che l’acqua evapori troppo rapidamente, contribuendo così a mantenere più umido il suolo. Ciò significa che dovremo irrigare le nostre piantine meno spesso. Ancora, in terzo luogo, il pacciame contrasta la crescita delle erbacce, che sottraggono acqua e sostanze nutritive agli ortaggi. Infine, la pacciamatura aiuta a proteggere il terreno dagli acquazzoni estivi. Insomma, può valere sicuramente la pena di provare questa tecnica! E il bello è che per farlo non dobbiamo acquistare materiali costosi.
Oltre che per concimare, questi scarti di cucina sono utilissimi per proteggere le piante dal caldo ed eliminare le erbacce
Tra gli scarti di cucina che si possono sfruttare nell’orto non ci sono solo le bucce di frutta e verdura. Anche ingredienti più inusuali, infatti, come ad esempio i gusci di gamberi e gamberetti, regalano dei benefici sorprendenti. Lo stesso vale per i gusci della frutta secca. Questi possono innanzitutto essere sfruttati come concime naturale per le piante: basterà aggiungerli al compost o interrarli direttamente vicino agli ortaggi. Bisogna però sapere che ci vuole molto tempo affinché i gusci si decompongano, ossia dai sei ai ventiquattro mesi. Si può accelerare il processo rompendo i gusci in pezzi più piccoli con l’aiuto di un martello.
Ma oltre che per concimare, questi scarti sono ottimi per la pacciamatura estiva. Eviteremo così di dover comprare necessariamente i teli o altri tipi di pacciame. Tutto ciò che dobbiamo fare è stendere uno strato di gusci spesso circa 2,5 centimetri sul terreno. Attenzione solo a sciacquare i gusci se sono salati. Va bene qualsiasi tipo di frutta secca, ma è bene notare che i gusci delle arachidi o dei semi di girasole sono molto leggeri e il vento potrebbe portarli via. Meglio dunque optare per i gusci di noci, nocciole o mandorle.
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