Oltre che a stomaco vuoto c’è un’altra situazione in cui bere caffè sarebbe una cosa da evitare per non correre rischi

caffè

Nel corso degli anni sono state davvero tante le ricerche in campo alimentare. In molti casi hanno portato alla luce evidenze che, tra di loro, hanno concordato, in altre un po’ meno. Il quadro generale che, però, ne è venuto fuori è che l’alimentazione è una disciplina complessa. Non sono concesse semplificazioni e volendo citare una carta che vince praticamente sempre si chiama “equilibrio”.

Oltre che a stomaco vuoto c’è un’altra situazione in cui bere caffè sarebbe una cosa da evitare per non correre rischi

Un esempio viene direttamente da un’abitudine che è radicata in Italia: bere il caffè.  In linea di massima quando si è in buone condizioni di salute, se lo si fa senza esagerare non solo non fa male, ma anzi potrebbe portare dei vantaggi per la salute.

La Fondazione Veronesi, ad esempio, cita uno studio del New England Journal of Medicine secondo cui, chi non ha situazioni di particolari criticità, potrebbe bere 4-5 tazzine e potrebbe godere dei benefici portati dal caffè, tra cui la riduzione della probabilità di sviluppare malattie croniche.

Quando, però, si allude alla necessità di non affrontare gli argomenti nutrizionali con superficialità, si fa riferimento all’opportunità di approfondire le cose. Ad esempio è molto chiaro a tutti come bere caffè al mattino, a stomaco vuoto, in alcuni casi può dare noie come il bruciore di stomaco.

Ma oltre che a stomaco vuoto c’è un’altra situazione in cui bere caffè potrebbe rappresentare un problema. Una circostanza che, in realtà, può servire da esempio a sottolineare la complessità dell’argomento.

Dopo i pasti, quando è meglio evitarlo

Ad esempio, in base a quanto riporta il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, il caffè, se assunto assieme a cibi ricchi di ferro non-eme, riduce l’assorbimento di ferro. Questo accade a causa dei tannini che contiene.

Dunque chi, ad esempio, stesse seguendo una dieta finalizzata ad acquisire livelli maggiori di ferro dovrebbe tenere conto di questo fattore nelle proprie abitudini.

Sarebbe, dunque, necessario evitare il caffè subito dopo la conclusione di un pasto. Dovremmo godere del piacere di un espresso lontano dagli orari di colazione, pranzo, cena o spuntini vari.

Questo, come già si diceva, spiega ancora una volta quanto sia fondamentale rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista della nutrizione quando si hanno dei dubbi. A maggior ragione se si sta seguendo una terapia farmacologica o si è una condizione per la quale è richiesta una condotta specifica. Potrebbe essere anche il caso di diete finalizzate a riportare nella norma certi valori.

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