Oltre allo stress questi comunissimi farmaci possono causare demenza precoce e memoria altalenante anche nei più giovani

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Quando si diventa anziani si inizia a sperimentare un rallentamento nel funzionamento della memoria e del cervello. Anche l’udito, la vista, l’agilità e l’equilibrio vanno incontro ad un declino inevitabile. Ma non tutti i soggetti invecchiano allo stesso modo e secondo una tempistica prestabilita. Il che significa che l’invecchiamento non comporta necessariamente perdita di memoria e malattie neurologiche. E infatti non sempre è l’anzianità che provoca l’esaurimento di memoria e lucidità mentale ma questi killer delle cellule neuronali. Si potrebbe infatti intervenire per rallentare il naturale processo di invecchiamento attraverso una serie di interventi preventivi. Molto dipende anche dalla tempestività con cui si mettono in atto strategie che proteggono dal rischio di sviluppare patologie neurodegenerative. D’altronde anche se lievi sono questi i primi sintomi di un cervello annebbiato che perde neuroni ed elasticità.

Sarebbe pertanto opportuno non sottovalutare le prime manifestazioni di un eventuale disturbo della memoria. Anche perché alle semplici dimenticanze a volte infatti si aggiunge una minore efficienza delle abilità cognitive. Conviene dunque valutare con l’aiuto di uno specialista quali potrebbero essere i fattori scatenanti del deterioramento neuronale. Ciò perché oltre allo stress questi comunissimi farmaci possono causare demenza precoce e memoria altalenante anche nei più giovani. In tal caso si potrebbe rimediare alla perdita delle abilità mnestiche cambiando completamente il piano terapeutico e assumendo altri farmaci. Allo stesso tempo si potrebbero rafforzare le capacità intellettive frequentando ambienti stimolanti, coltivando relazioni sociali, adottando un’alimentazione e uno stile di vita sani. Inoltre per un cervello sempre in corsa e scattante ecco 3 utili esercizi che aumentano la velocità mentale e che sono alla portata di tutti.

Oltre allo stress questi comunissimi farmaci possono causare demenza precoce e memoria altalenante anche nei più giovani

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità sono innumerevoli i casi di pazienti che hanno avuto effetti collaterali dall’assunzione di medicinali. Vi sono in particolare alcune categorie di farmaci che possono provocare un deterioramento della memoria e un rallentamento delle facoltà cognitive. Persino alcuni prodotti farmaceutici da bancone possono incidere negativamente sul corretto funzionamento di memoria e dell’apprendimento. Si raccomanda pertanto di consultare il proprio medico curante prima di assumere qualsiasi farmaco e soprattutto quelli che non necessitano di prescrizione.

Recenti studi hanno inoltre dimostrato che sono in particolare 2 le categorie di farmaci che potrebbero provocare demenza e perdita di memoria. Ci si riferisce nello specifico agli anticolinergici e alle benzodiazepine. Queste ultime includono i farmaci per l’ansia, gli attacchi di panico e i sonniferi. Gli anticolinergici invece sono i medicinali per allergie, raffreddori, depressione, ipertensione e incontinenza. Dai risultati di una ricerca è difatti emerso che l’assunzione di farmaci anticolinergici aumenta sensibilmente il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer. Si è inoltre registrato anche un deterioramento della memoria di lavoro, dell’attenzione e della velocità psicomotoria. Si raccomanda pertanto di rivolgersi al medico di base anche nel caso in cui si intenda acquistare prodotti farmaceutici che non richiedono prescizione.

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