Purtroppo, gli infortuni sul lavoro succedono. È un’evenienza da mettere in conto. Si possono adottare tutte le precauzioni possibili ma possono subentrare fattori imprevedibili che causano danni ai lavoratori. Soprattutto per chi lavora nel settore dell’edilizia o, in ogni caso, utilizza macchinari e svolge attività manuali, esiste questo tipo di rischio. Proprio per questo la legge prevede un’assicurazione obbligatoria sugli infortuni. Infatti, per alcune attività che la legge ritiene pericolose, i datori di lavoro sono obbligati a stipulare una polizza per infortuni e malattie professionali.
Gli infortuni sul lavoro
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A quel punto, in caso di incidenti, l’INAIL garantisce al lavoratore un indennizzo che prende in considerazione il tipo e la gravità dell’infortunio. Oltretutto, l’INAIL si occupa anche di monitorare l’andamento dell’occupazione e degli infortuni. Cerca di formare e di fornire supporto e consulenze ai datori di lavoro e alle imprese per prevenire gli infortuni. Supporta anche finanziariamente i datori di lavoro e le imprese che investono in sicurezza e innovazione.
Oltre all’indennizzo dell’INAIL, però, al dipendente infortunato, a seconda dei casi, potrebbe spettare anche un’altra somma di denaro. Si tratta del risarcimento dei danni in caso di violazione da parte del datore di lavoro della normativa antinfortunistica. La legge, infatti, ci tiene molto alla tutela della salute dei lavoratori. Tanto che punisce sia sul piano civile che penale il datore di lavoro che viola questa normativa. La normativa a tutela della salute dei lavoratori è così importante che anche soggetti diversi dal datore di lavoro rischiano sul piano civile e penale.
Oltre all’indennizzo dell’INAIL al lavoratore infortunato spetta anche quest’altra ingente somma di denaro dal datore di lavoro
Ad esempio, quando si eseguono lavori o ristrutturazioni in casa bisogna controllare attentamente di aver rispettato gli obblighi sulla sicurezza. Infatti, è necessario tanto nominare il responsabile della sicurezza, tanto controllare i documenti che attestano il rispetto degli obblighi di sicurezza da parte della ditta. Nel caso esaminato questa volta dalla Cassazione, sentenza 20043 del 2022, i giudici hanno ritenuto responsabile il datore di lavoro. Infatti, nel cantiere dove lavorava il dipendente cadeva una trave di legno di 2 metri che gli provocava un infortunio.
Il processo ha accertato che nel cantiere mancavano molti strumenti diretti ad assicurare la sicurezza dei lavoratori. Dunque, al dipendente non solo spettava l’indennizzo derivante dall’assicurazione INAIL, ma anche il risarcimento del danno da parte del datore di lavoro. Quest’ultimo, oltretutto, ha rischiato anche una denuncia penale per la violazione degli obblighi sul lavoro e il reato di lesioni colpose aggravate.
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