Essere genitori non è mai semplice soprattutto quando si aggiungono difficoltà di carattere economico. Ma mettere alla luce un bambino o riuscire ad adottarne uno è il momento più importante e bello nella vita di una coppia. Per questo il nostro legislatore negli anni ha previsto diversi benefici in occasione di tale evento, come il Bonus mamma domani o il Bonus bebè.
Questi ultimi insieme ad altre agevolazioni sono stati sostituiti dall’assegno unico per le famiglie con figli a carico fino a 21 anni d’età. Mentre per chi ha figli con disabilità gravi non è previsto alcun limite d’età. L’assegno è chiamato unico in quanto ha lo scopo di semplificare e potenziare gli interventi volti a sostenere la natalità e la genitorialità. Mentre è definito universale perché è garantito a tutte le famiglie con figli a carico, anche con ISEE superiore a 40.000 euro.
L’assegno unico anche quando si è in dolce attesa
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L’assegno unico può essere richiesto non solo quando in figli sono già nati ma anche quando si è in dolce attesa. Infatti esso decorre a partire dal 7° mese di gravidanza. L’importo sarà corrisposto in base alle condizioni economiche del nucleo familiare, che si verificheranno in base al valore dell’ISEE in corso di validità. Minore sarà il valore dell’importo e maggiore sarà l’importo mensile riconosciuto.
Ad ogni modo potrà ottenersi anche senza ISEE o con un valore superiore a 40.000 euro. In tal caso, però, saranno corrisposti gli importi minimi previsti dalla normativa. La domanda potrà presentarsi online accedendo dal sito INPS al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID, CIE o CNS. Nonché, contattando il numero verde 803.164 o il numero 06.164.164 o infine mediante un Patronato.
Oltre all’assegno mensile INPS arrivano i Bonus mamma con domande anche online
Anche se l’assegno unico ha sostituito numerosi Bonus previsti come premio per la nascita, sono previste ancora altre agevolazioni per le mamme. Ad esempio è stata ampliata l’indennità giornaliera anche per i periodi precedenti i 2 mesi prima del parto, in caso di gravi complicazioni della gravidanza. Oltre all’assegno mensile INPS arrivano pertanto anche altri Bonus per le mamme. In particolare le mamme potranno richiedere il Bonus maternità presso il proprio Comune di residenza. Si tratta in particolare dell’assegno di maternità di base, denominato anche assegno di maternità dei Comuni. È una prestazione assistenziale concessa dai Comuni e pagata dall’INPS nel caso di parto, adozione o affidamento preadottivo.
Spetta ai cittadini italiani, comunitari o stranieri in possesso del titolo di soggiorno, entro determinati limiti di reddito. I richiedenti non devono avere alcuna copertura previdenziale o avere un determinato importo fissato annualmente e non essere beneficiari di altro assegno di maternità INPS. La domanda dovrà presentarsi al Comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita o dall’ingresso del bambino in famiglia.
Inoltre può fruirsi anche del Bonus asilo nido. Questo spetta per il pagamento delle rette per asili nido pubblici e privati autorizzati e forme d’assistenza per bambini con meno di 3 anni con gravi patologie croniche. Grazie a tale Bonus, si potrà ottenere fino a 3.000 euro sulla base del valore ISEE. La domanda dovrà presentarsi all’INPS esclusivamente online mediante il servizio dedicato o mediante Patronato.
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