Nel corso degli anni di crisi economica può capitare a molti lavoratori di vedere cessare senza colpa il rapporto di lavoro subordinato che li legava all’ex datore di lavoro. Il nostro ordinamento in questi casi prevede l’erogazione tramite INPS di una indennità economica volta a fronteggiare il periodo di incolpevole disoccupazione. Questa somma viene erogata per un periodo corrispondente alla metà delle settimane lavorate nei 4 anni precedenti.
Nel caso di lunghi rapporti di lavoro, peraltro, la somma può non essere secondaria. E certamente potrebbe interessare l’ipotesi di ottenerla tramite unica soluzione. Un po’ come avviene per i lavoratori che richiedono il TFR anticipato a certe condizioni. Poter disporre di una somma economica sostanziosa è un’ottima notizia per chi vuole realizzare un investimento. Così oltre all’anticipo del TFR possiamo chiedere l’anticipo all’INPS di questa importante indennità economica.
I requisiti per la domanda all’INPS
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Se abbiamo diritto alla percezione dell’indennità NASPI e la domanda è già stata accettata, allora sarà per noi possibile richiedere l’erogazione dell’intera somma in un’unica soluzione. La condizione però è che il richiedente stia per intraprendere un’attività di lavoro autonomo oppure per avviare un’impresa individuale. Dobbiamo però fare attenzione a non ritornare a compiere un’attività lavorativa subordinata nel corso del periodo di percezione previsto. In questo caso infatti perderemo il beneficio.
Allo stesso modo è possibile richiedere l’indennità anticipata se il richiedente sottoscrive una quota di capitale sociale all’interno di una cooperativa. Il rapporto che si crea in questo caso tra i consociati è di tipo mutualistico ed il socio potrebbe partecipare anche in qualità di lavoratore. Questa opzione è pensata per favorire la ricostituzione in forme associative delle maestranze licenziate in seguito alla chiusura delle ex aziende. Infatti, questo tipo di riorganizzazione potrebbe favore una prosecuzione quasi integrale dell’organizzazione lavorativa e il mantenimento delle conoscenze apprese e consolidate nel tempo.
Oltre all’anticipo del TFR possiamo chiedere anche l’anticipo della NASPI
Attenzione però all’aspetto del riconoscimento della contribuzione figurativa. Infatti mentre questa spetta ai normali percettori della NASPI, peraltro senza la presenza di nessun onere e senza nemmeno la necessità di un’apposita richiesta, la stessa cosa non si può dire per quanti richiedono l’erogazione anticipata.
Attenzione poi per quanti abbiano diritto al beneficio limitatamente all’80% dell’importo. In questo caso, infatti, il richiedente ha già svolto una attività autonoma con importo lordo ricavato pari o inferiore ai 5.500 euro. Infatti, in questo modo il lavoratore mantiene lo stato di disoccupazione, visto il basso livello degli introiti derivati dall’attività lavorativa autonoma. In questo caso l’importo da ricevere sotto forma di prestazione anticipata corrisponderà all’importo residuo senza l’applicazione della riduzione.
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