Sono numerosi gli studi a conferma della tesi che un adeguato livello di vitamina D sia importante per il mantenimento della salute delle ossa. La vitamina D infatti contribuisce alla metabolizzazione del calcio e nella calcificazione ossea mantenendo nella norma, inoltre, anche i livelli di fosforo nel sangue.
Questa vitamina non è facilmente reperibile negli alimenti, fatta eccezione per alcuni come l’olio di fegato di merluzzo e le uova. Oltre all’alimentazione, ad ogni modo, sarebbe necessario fare scorta per le ossa di vitamina D.
Tuttavia la vitamina D non è la sola a partecipare al mantenimento di ossa e denti forti e nel corso dell’articolo vedremo il perché.
Oltre alla vitamina D anche questo prezioso nutriente rinforzerebbe ossa e denti migliorandone la salute
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Forse non tutti sapranno che le ossa, così come gli altri tessuti del corpo umano, vengono ciclicamente rinnovate. Pare infatti che una volta ogni 7-10 anni le ossa vengano rigenerate e rimodellate attraverso l’azione di cellule dette osteoblasti e osteoclasti.
Gli osteoblasti, le cellule responsabili della ricostruzione ossea, producono osteocalcina, la sostanza che migliorerebbe la mineralizzazione delle ossa rendendole forti e sane.
Per far sì che l’osteocalcina sia attiva e possa svolgere adeguatamente la sua attività di rinforzo e ricostruzione delle ossa è però necessaria la vitamina K.
Ecco perché oltre alla vitamina D anche questo prezioso nutriente rinforzerebbe ossa e denti migliorandone la salute.
Grazie alla vitamina K, infatti, l’osteocalcina sarebbe in grado di legarsi ai componenti minerali delle ossa permettendone il rinnovo e il rinforzo.
Quali ulteriori vantaggi
Tuttavia la vitamina K non è da intendersi come una singola molecola ma, piuttosto, come un gruppo di diverse molecole. Si distinguono infatti la vitamina K2, o menachinone, reperibile negli alimenti fermentati, carne e latticini. La vitamina K2 sarebbe quella a svolgere un ruolo importante per la saluta delle ossa. Inoltre, sembrerebbe che la vitamina K2 possa prevenire gli accumuli di calcio nel sangue e favorire la flessibilità arteriosa.
La vitamina K1, di origine vegetale invece, contribuirebbe ai processi di coagulazione del sangue.
Infine è conosciuta anche la vitamina K3, di origine sintetica, anche questa coinvolta nei processi coagulazione del sangue.
Generalmente le quantità necessarie di vitamina K riescono ad essere soddisfatte attraverso la normale alimentazione. Tuttavia, è sempre bene lasciare al parere di un esperto l’eventuale necessità di un’integrazione di questi prezioso nutriente.
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