La pesca è una delle regine indiscusse di ogni menù estivo che si rispetti. Deliziose se impiegate per preparare dolci, granite, gelati e sorbetti, è meno usata come ingrediente per i piatti salati. La cottura, infatti, non ne accentua affatto gli aromi inebrianti.
Per chi ha avuto la fortuna di nascere in campagna, magari nei pressi di qualche generoso frutteto, l’unico modo sensato di consumare una pesca è così, appena raccolta. Sotto il sole estivo, sentire il succo profumato e dolce di una pesca che idrata la gola è una sensazione impagabile. Le varietà che rappresentano questo frutto squisito, poi, sono davvero tante.
Dalla classica pesca gialla a quella industriale dalla polpa soda, la percoca, passando per la cultivar a polpa bianca, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. È bene sapere che oltre alla pesca noce c’è quest’altra alternativa dal gusto strepitoso e dalla forma inconsueta, che saprà stupire anche i palati più esigenti. A fronte di un impiego più limitato nelle preparazioni gastronomiche, rispetto ad altri frutti più accostabili alle carni e ai formaggi, come pere o mele, la pesca si riscatta con il suo ventaglio di sapori. Così come un altro frutto tipicamente estivo, che può mostrarsi in colori e forme inaspettate.
Coltivatissima in Italia a tutte le latitudini, questa primizia ha anche un costo equo, anche nella grande distribuzione. L’ideale, però, è sempre reperire prodotti ortofrutticoli a km zero, sia per risparmiare, sia per sostenere gli agricoltori locali. Questa scelta potrebbe essere premiante, perché permette di accedere a coltivazioni da terreni meno forzati e sfruttati, dunque più ricche di sapori e nutrienti.
Oltre alla pesca noce c’è quest’altra, molto più succosa aromatica e dolce
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La pesca infatti è una miniera di sali minerali, vitamine e antiossidanti. Utile anche contro la stipsi, il suo alto contenuto di vitamina A la renderebbe una grande alleata dell’abbronzatura. Idratante, drenante e antiossidante, sarebbe una vera e propria arma contro i radicali liberi.
Questo squisito frutto, inoltre, potrebbe riattivare il potere rigenerativo di pelle e capelli. In particolare, la deliziosa pesca tabacchiera è la merenda perfetta per ogni individuo e in particolare per gli sportivi. Saporita a estremi livelli, questa varietà riesce davvero a fare la differenza, sia in termini organolettici che nutrizionali.
La sua forma, anzitutto, è davvero particolare, perché è schiacciata, non tondeggiante. Ciò la rende riconoscibile e particolarmente comoda da mordere e trasportare. Infatti, anche se può far sorridere, la pesca tabacchiera si è diffusa sulla scia di un nuovo stile di vita che ha preso piede tra le persone. Negli ultimi anni si è visto l’interesse per il il proprio corpo crescere in modo ponderale, pertanto molte persone hanno iniziato a darsi alle attività sportive più disparate.
Dal jogging alla bicicletta, molti si sono riversati nelle strade con il proposito di migliorare il proprio aspetto fisico. La pesca tabacchiera ha iniziato a farsi conoscere proprio così, come merenda da taschino per gli amanti del fitness. A questo deve il suo curioso nome.
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