Quando un rapporto di lavoro viene meno è sempre un dramma non solo per il lavoratore stesso, ma anche per il suo nucleo familiare. Ma mentre i lavoratori dipendenti possono contare su una tutela molto importante come la NASPI, ci sono altre forme di lavoro che paracadute non ne hanno. Chi lavora, ad esempio, con ritenuta d’acconto, o anche i lavoratori autonomi e i professionisti non possono contare sulla NASPI. Perché quest’ultima indennità è pensata solo e soltanto per chi ha un contratto di lavoro subordinato.
L’assenza di tutele per i parasubordinati
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Ma c’è una moltitudine di lavoratori che presta la propria opera senza un contratto da lavoro dipendente. Ci sono gli assunti a progetto o chi ha un contratto Co.Co.Co. Si tratta di contratti che prevedono poche forme di tutela anche se nella maggior parte dei casi hanno una busta paga. Ma, solitamente, non sono previste ferie e malattia in questa tipologia di contratti.
Tanto si lavora e tanto si guadagna, anche se il datore di lavoro è obbligato, almeno, al versamento dei contributi nella Gestione Separata INPS. E questi sono calcolati in percentuale sulla retribuzione ricevuta dal collaboratore.
Un contratto amato dai datori di lavoro
Si tratta di un contratto di lavoro, quindi, che tutela poco o nulla il collaboratore. Non c’è divieto di licenziamento ed il rapporto di lavoro può concludersi da un momento all’altro. Se il lavoratore, poi, sta a casa malato, per quel periodo non riceverà retribuzione.
Ma, anche se non è uno dei rapporti di lavoro preferiti dal lavoratore, almeno una forma di tutela la prevede: l’indennità di disoccupazione. Oltre alla NASPI anche la DIS COLL INPS, disoccupazione collaboratori, appunto. Si tratta di una misura introdotta dall’articolo 15, Decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22.
Il funzionamento è molto simile a quello della NASPI: serve infatti che la perdita del rapporto di lavoro sia involontaria. Inoltre spetta, come la NASPI, dall’ottavo giorno e per la metà dei contributi versati in un determinato arco temporale. E a stabilire l’importo è la media delle retribuzioni individuate nello stesso periodo.
Oltre alla NASPI anche la DIS COLL INPS per i collaboratori come disoccupazione
I requisiti sono, però, diversi. Per poter richiede la DIS COLL servono due condizioni fondamentali:
- essere privi di occupazione al momento della presentazione della domanda;
- aver versato almeno un mese di contributi tra il momento della disoccupazione ed il 1° gennaio dell’anno precedente.
Il periodo preso in esame, quindi, parte dal 1° gennaio dell’anno che precede l’evento di disoccupazione.
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