Oltre alla moglie o in assenza del coniuge ecco chi può ereditare la pensione del defunto

moglie

Nel momento in cui viene a mancare un parente si pone la questione della successione e della spartizione dei beni. Il patrimonio del defunto finisce così nelle mani degli eredi che si dividono le sostanze secondo le disposizioni legislative. Al di là della quota legittima che di diritto spetta ai legittimari, il titolare dei beni può comunque esprimere la volontà di lasciarne una parte ad altri soggetti. E ciò in modo particolare perché oltre all’assicurazione sulla vita anche l’eredità di questi 2 beni resta fuori dalla quota legittima. Da ciò ne consegue che dopo il decesso potrebbero aprirsi conflitti e controversie in merito all’attribuzione di alcune risorse finanziarie.

Secondo le disposizioni legislative vigenti è possibile persino acquisire la titolarità della pensione del defunto. Ovviamente tale diritto non raggiunge qualunque parente del de cuius, ma occorre essere in possesso di specifici requisiti. E in particolare oltre alla moglie o in assenza del coniuge ecco chi può ereditare la pensione del defunto e assicurarsi una rendita mensile. La nostra Redazione ha già individuato i 3 casi in cui il figlio può ereditare la pensione del genitore. E sono diversi i potenziali beneficiari che effettivamente maturano il diritto al trattamento pensionistico ai superstiti. Ma ovviamente l’importo dell’assegno spettante cambia in relazione alla situazione reddituale del richiedente. Bisogna pertanto anzitutto informarsi per sapere con quale reddito si percepisce il 100% della pensione di reversibilità INPS e quali gli eventuali tagli sul rateo.

Oltre alla moglie o in assenza del coniuge ecco chi può ereditare la pensione del defunto

Anzitutto preme ricordare il diritto del coniuge divorziato ad ereditare la pensione del defunto solo a patto che riceva già l’assegno divorzile. Conviene inoltre precisare che tale diritto decade se l’ex coniuge dovesse convolare a nuove nozze. In tal caso la legge italiana prevede l’erogazione di un assegno una tantum il cui ammontare è pari a 2 annualità e alla tredicesima mensilità.

Inoltre il Decreto legislativo 76/2016 riconosce anche al partner dell’unione civile e costituita da due soggetti dello stesso sesso il diritto alla pensione di reversibilità. In assenza di figli e di coniuge o di partner dell’unione civile possono concorrere al riconoscimento del trattamento pensionistico di reversibilità anche altri parenti. In particolare, ne hanno diritto i genitori del defunto che al momento del decesso del titolare di pensione abbiamo raggiunto 65 anni di età. Ciò tuttavia a condizione che non siano già percettori di rateo pensionistico e siano a carico del lavoratore venuto a mancare. Così come diventano titolari della pensione del defunto fratelli celibi e sorelle nubili che risultano non abilitati allo svolgimento di alcuna professione. Inoltre è necessario che non percepiscano assegni previdenziali e che siano totalmente a carico del deceduto.

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