Oltre al risarcimento e all’indennizzo dell’assicurazione anche la scuola deve un’ingente somma di denaro ai genitori dell’alunno in questo caso

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È noto come le scuole, ormai, somiglino sempre più a vere e proprie aziende. Oltre ad essere efficienti, devono assicurare la migliore istruzione ai loro alunni. Non solo, devono anche garantire l’incolumità dei ragazzi durante l’orario scolastico. Basta leggere il codice civile, in particolare l’articolo 2048, per capire che quando è coinvolto un minore c’è sempre un adulto responsabile.

Il padre e la madre (o il tutore) sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei minori non emancipati. Oppure delle persone soggette alla loro tutela. Allo stesso modo anche i precettori e coloro che insegnano un mestiere sono responsabili del fatto illecito dei loro allievi. Questo per il tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. Per liberarsi da questa responsabilità, le persone elencate devono provare di non aver potuto impedire il fatto dannoso.

Le regole del codice civile

Oltre al risarcimento e all’indennizzo dell’assicurazione in caso di infortunio i genitori del proprio ragazzo potrebbero essere risarciti anche dalla scuola. La Cassazione si è occupata di un caso di infortunio di un alunno durante l’orario scolastico spiegando quando la scuola è responsabile. Si trattava di un torneo di pallamano organizzato dalla scuola stessa. Un ragazzo, nello sviluppo delle normali dinamiche del gioco, perdeva l’equilibrio e sbatteva il viso contro una panchina riportando delle lesioni.

La Corte di Cassazione ha spiegato che in questi casi la scuola non è automaticamente responsabile dei danni riportati dai ragazzi. Non basta, cioè, che ci sia l’infortunio e che questo avvenga nell’orario scolastico perché ci sia responsabilità dell’istituto. C’è bisogno che sia stato un altro alunno a compiere il fatto dannoso, oppure che l’attività fosse svolta in situazione di non sicurezza. In particolare, che la scuola, cioè, non abbia predisposto tutte le misure necessarie per tutelare la salute dei ragazzi e prevenire danni e infortuni.

Oltre al risarcimento e all’indennizzo dell’assicurazione anche la scuola deve un’ingente somma di denaro ai genitori dell’alunno in questo caso

I giudici spiegano che questa conclusione non è altro che l’applicazione dell’articolo 2048 del codice civile. Come detto, l’articolo prevede che la scuola può andare esente da responsabilità quando prova di non aver potuto impedire il fatto. Se in altre parole, l’infortunio avviene nelle normali dinamiche di gioco la scuola non può essere ritenuta solo per questo responsabile. Dunque, ai genitori del ragazzo spetterà l’eventuale indennizzo da parte dell’assicurazione ma non il risarcimento da parte della scuola.

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