Oltre al Ponte del Diavolo ecco cosa visitare nei dintorni di Bobbio

meandri di san salvatore

L’Emilia-Romagna è una regione che ha molto da offrire tra bellezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche. Impossibile non rimanere estasiati dopo aver assaggiato un buon piatto di tortellini o una focaccia con la mortadella. O perdendosi con il naso all’insù passeggiando sotto i portici di Bologna o scoprendo le bellezze di Ravenna e Ferrara. Questa regione è molto conosciuta soprattutto per le sue bontà culinarie, ma è altrettanto ricca di storia e cultura. Non solo, basta allontanarsi di qualche chilometro dai centri più turistici per rimanere senza parole. Un esempio, giusto a pochi chilometri da Bologna si può passeggiare su sentieri tra grotte e cascate. Oggi vedremo cosa fare nei pressi di uno dei comuni più conosciuti della provincia di Piacenza, Bobbio.

Oltre al Ponte del Diavolo ecco cosa visitare nei dintorni di Bobbio

Bobbio è un comune di poco più di 3.000 abitanti, meta turistica d’eccellenza per gli amanti del Medioevo. Un luogo tra diavoli e santi che difficilmente ci lascerà delusi ammirando il Ponte Vecchio o l’Abbazia di San Colombano. Ma invece di limitarci alla visita tipica di un turista perché non esplorare itinerari più esclusivi e affascinanti? Il famoso Ponte del Diavolo sovrasta il Fiume Trebbia che a volte si risveglia con tutta la sua furia. In estate ha spesso l’aspetto di un ruscello, ma nel corso degli anni ha modellato dei paesaggi straordinari. Dove il fiume crea una curva possiamo ammirare i Meandri di San Salvatore, isolette di ghiaia in acque cristalline. Una buona scusa anche per fare un giro nel borgo di Brugnello, che sorge a picco sui meandri.

L’elefante del Trebbia

Poco distante, a neanche 20 minuti di auto, si trova Cerignale, altro borgo spettacolare. In realtà questo comune è formato da molte frazioni sparse su tutto il suo territorio. Stupende le architetture religiose e non mancano ruderi storici come i resti del Castello di Oneto. Ma rimarremo senza fiato davanti all’elefante del Trebbia, la cui sagoma è facilmente distinguibile. Secondo la leggenda si tratterebbe di Surus, elefante ferito lasciato nella Val Trebbia da Annibale.

Insomma, questo incredibile comune dell’Emilia-Romagna ha molto da offrire oltre al Ponte del Diavolo. Basta allontanarsi anche di poco dal centro storico e dai luoghi più conosciuti per scoprire nuove bellezze. Alla fine è un po’ ciò che contraddistingue il nostro splendido Paese. In Italia ci sono così tante gemme nascoste lungo tutto lo Stivale che c’è l’imbarazzo della scelta. In più, questi luoghi lontani dalla calca si rivelano anche più economici e non è affatto un male, anzi.

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