Oltre ai 3 giorni l’INPS concede anche altri permessi Legge 104 retribuiti entro 2 mesi dalla richiesta

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Alcune categorie di lavoratori ricevono particolari benefici economici e professionali se prestano assistenza a disabili. La presenza di un portatore di handicap in famiglia infatti richiede grande disponibilità di tempo e di energie. E il Governo eroga una serie di prestazioni assistenziali a favore dei soggetti non autosufficienti e dei parenti che se ne prendono cura. E proprio da gennaio 2022 parte con Legge 104 l’assegno INPS da 1.800 euro per questi familiari e caregiver.

Sono contributi finanziari che permettono di sostenere le diverse spese necessarie a soddisfare i bisogni del paziente. Molto spesso infatti si devono affrontare costi imprevisti per assicurare una migliore qualità di vita al soggetto handicappato. E non sempre i familiari possono sborsare di tasca propria somme di denaro per pagare addetti e personale qualificato. In soccorso di tali contribuenti lo Stato eroga contributi economici a copertura parziale o totale delle spese. Ad esempio l’INPS versa subito 250 euro per queste malattie senza limiti ISEE e anche in caso di ricovero.

Inoltre anche sul piano professionale agevola i lavoratori su cui ricade la responsabilità del parente con handicap. E oltre ai 3 giorni l’INPS concede anche altri permessi Legge 104 retribuiti entro 2 mesi dalla richiesta. In alcune circostanze infatti occorre occuparsi a tempo pieno del soggetto con disabilità. E ciò soprattutto in presenza di patologie fortemente invalidanti o in caso di aggravamento della malattia. In simili evenienze i lavoratori dipendenti possono assentarsi per periodi più lunghi senza tuttavia perdere soldi in busta paga. Ma si raccomanda di prestare molta attenzione quando si chiede la fruizione di sussidi economici e vantaggi fiscali. Forse molti non sanno che con la Legge 104 scattano multe di oltre 5.000 euro dall’Agenzia delle Entrate per chi commette questi errori.

Oltre ai 3 giorni l’INPS concede anche altri permessi Legge 104 retribuiti entro 2 mesi dalla richiesta

Già 60 giorni dall’invio della domanda l’Ente previdenziale concede 24 mesi di congedo straordinario retribuito. Tale beneficio spetta al coniuge che convive con il soggetto con grave disabilità. Ma secondo quanto stabilisce il Decreto legislativo n.76/2016 fra i beneficiari del congedo di durata biennale rientrano anche le unioni civili. In assenza di queste due figure possono richiedere il congedo anche il padre o la madre del disabile e persino gli eventuali genitori adottivi. Così come in mancanza di questi il diritto ad assentarsi dal lavoro spetta ad uno dei figli conviventi. Ma conviene ricordare che solo i lavoratori dipendenti e non quelli autonomi possono ottenere 2 anni di congedo con retribuzione per assistere il familiare disabile.

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